Monselice (Pd) - Salta l'accordo. Nuova occupazione del centro riciclaggio

8 / 5 / 2009

Prima le lotte, gli scioperi, i blocchi, culminate nell'occupazione del 30 aprile (e per i quattro giorni successivi) del Centro Riciclo di Monselice, poi le rassicurazioni della Prefettura, l'accordo con la cooperativa Ascot, subentrata nell'appalto, per l'assunzione, dei lavoratori impiegati attualmente nel centro riciclaggio con lo stesso livello retributivo.
Ma ad una settimana dall'accordo, alla richiesta dei contratti di assunzione, l'Associazione Difesa Lavoratori scopre la realtà della proposta di Ascot: contratti di tre mesi con un periodo di prova di un mese (si tratta di persone che lavorano in quella struttura da anni), insieme al tentativo di escludere alcuni lavoratori dalla lista di assunzione tra i quali anche alcune donne in maternità.

I contratti a tempo determinato hanno poco senso per le cooperative, si tratta infatti di impieghi da soci-lavoratori legati usualmente e drammaticamente alle sorti degli appalti. Quando l'appalto cede la cooperativa risolve il rapporto di lavoro e per la verità spesso sparisce.
Ma quando parliamo di migranti, i lavoratori del CRM lo sono nella totalità, le ripercussioni per chi ha un contratto di lavoro a tempo determinato sono vorticose. Il rinnovo del permesso di soggiorno è legato infatti alla possibilità di dimostrare un lavoro, così come il nuovo permesso è legato alla durata del contratto stesso.

Ma la determinazione dei lavoratori e delle lavoratrici che abbiamo assaporato intorno al primo maggio è ancora viva. Il Centro Riciclo di Monselice è nuovamente occupato, i lavoratori nuovamente sul piede di guerra. Oggi un nuovo vertice in Prefettura per provare a sbrogliare la matassa. Da un lato CRM e Ascot, dall'altro i lavoratori sostenuti e rappresentati da ADL che chiedono contratti di lavoro a tempo indeterminato e senza periodi di prova. Dall'esito dell'incontro dipende anche il futuro del riciclaggio di carta e plastica in tutta la Bassa padovana. Una questione pubblica che ovviamente non può essere ancorata alle esigenze di ristrutturazione del mercato, a cui però gli enti locali si sottraggono facendo leva sui contratti di sub-appalto.
Dipende la vita e la dignità di queste lavoratrici e di questi lavoratori che non smettono di lottare.

La corrispondenza con Gianni Boetto dell'Associazione Difesa lavoratori.


Monselice (PD) - Occupazione del centro riciclaggio, Gianni Boetto, ADL