Negli ultimi mesi abbiamo conosciuto quanto la violenza sui corpi di uomini e donne che scelgono di fuggire attraversando i confini, sia un percorso senza soluzione di continuità.
Prima le persecuzioni, poi il deserto, poi le carceri ed
i faccendieri libici, per poi attraversare con viaggi mortali i mari
del Sud, fino all’approdo sulle nostre coste.
Abbiamo imparato quanto questo viaggio non abbia mai fine quando poi,
nella nostra città, abbiamo conosciuto un gruppo di somali ancora
cacciati, ancora forzatamente migranti, ancora alla ricerca di un posto
dove stare perchè nessuno ha voluto concedere loro un luogo degno dove
abitare.
Abbiamo scelto di ospitarli, di costruire con loro una alternativa dento
un Paese che oggi alternative sembra non volerne offrire.
Abbiamo così scelto di essere parte della loro
storia.
E nella loro biografia è disegnata la stessa mappa di umanità disumana
che in questi giorni appartiene alla storia dei 245 profughi eritrei
ricacciati dalle coste italiane nelle mani dei torturatori libici.
E’ per questo che oggi non possiamo non guardare indietro, non rivolgere lo sguardo a chi come loro ha provato a camminare le strade del mondo per cercare una vita degna.
Venerdì saremo in Piazza Antenore sotto la Prefettura di Padova, come avverrà in molte città del Nord e del Sud di questo paese.
Per portare una luce per la dignità
Per la libertà ed il diritto d’asilo dei 250 profughi
eritrei deportati nel deserto Libico
Per fermare le violenze della polizia libica contro i migranti
Per chiedere la non applicazione degli accordi Italia - Libia e fermare
la politica dei respingimenti
Padova - Venerdì 9 luglio 2010 h 18 - Prefettura di Padova - Piazza Antenore