Berlusconi
è caduto e Monti si sta accingendo a governare il nostro Paese grazie
alle larghe intese. I partiti fanno un passo indietro, lasciano che
l'Italia venga commissariata per evitare di assumersi la responsabilità
di manovre economiche che, come già annunciato, saranno lacrime e
sangue. Con lo sguardo che si sofferma a quanto accade nel resto del
mondo, da settimane affermiamo che il nome del premier poco importa
quando le
decisioni vengono prese a livello di banche centrali e organizzazioni
economiche internazionali: i nostri problemi restano, si aggravano,
pesano sempre più sulle vite di ciascuno di noi.
L'abbiamo detto
tutti assieme negli ultimi anni che questa crisi non intendiamo pagarla
noi, e l'abbiamo detto durante le mobilitazioni contro la riforma
Gelmini perchè essa non è altro che una delle forme in cui la dittatura
dell'economia e della finanza si insinua nelle nostre esistenze.
Ma ora abbiamo davanti un nuovo ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo.
E venerdì pomeriggio sarà a Padova per un convegno al Bo'.
A lui vogliamo chiedere di rispettare quanto studenti, ricercatori,
precari, hanno chiesto a gran voce nelle nostre città: ora la riforma (a
cui ancora manca la votazione parlamentare della maggior parte dei
decreti attuativi) deve essere ritirata, la ricerca e la formazione
devono essere finanziate a dovere, la parte viva della formazione deve
avere un ruolo attivo nella costruzione del proprio futuro.
Formazione bene comune
Facoltà di Scienze Politiche, mercoledì 23/11, ore 16.00
Padova - Ma che Profumo? Qui c'è puzza di Gelmini!
Assemblea verso il convegno sulla ricerca a cui parteciperà il neoministro Profumo venerdì 25/11, alle 17.00 @Palazzo del Bò
23 / 11 / 2011