Padova - Per un AltroComune: No all'Inceneritore no alla privatizzazione dei servizi

Bloccato l'ingresso dell'inceneritore San Lazzaro, scritte e slogan contro la privatizzazione dei servizi

10 / 7 / 2013

Questa mattina gli attivisti del Centro Sociale Pedro e del Comitato Lasciateci Respirare hanno bloccato l'ingresso dell'inceneritore San Lazzaro, fatto scritte e dato vita ad un sit-in.

Negli interventi si è sottolineato come la logica che sottende al funzionamento dell'inceneritore, alla non chiusura della prima e seconda linea, promesse nella scorsa campagna elettorale, sia quella del profitto sui beni comuni, della speculazione economica come ben emerso nella vicenda dell'incorporazione di AgegasAps in Hera Multiutlity.

"In questo periodo in cui si inizia la campagna elettorale in città ed in cui si parla di primarie solo come balletto dei soliti nomi, noi non ci stiamo. Apriamo le nostre primarie, quelle dei contenuti, di cui il primo è la chiusura dell'inceneritore come tappa necessaria per affermare una diversa gestione dei beni comuni".

Dopo aver bloccato i camion all'ingresso, fatto scritte e interventi dal microfono sottolineando tra l'altro come non si può contrapporre lavoro ed ambiente, gli attivisti hanno concluso dicendo che "si tratta di un arriverderci, perchè la nostra campagna continuerà fino alla chiusura dell'inceneritore".

Nel corso della mattinata è stata inoltre "imbrattata" di vernice rossa la sede della direzione generale di "Acegas-Aps gruppo Hera" in Corso Stati Uniti.

Di seguito il volantino dell'iniziativa.

Per un AltroComune:

No all'Inceneritore,

No alla privatizzazione dei servizi

Oggi come operai dell' AltroComune, quello non chiuso nelle strette mura di Palazzo Moroni ma che parla il linguaggio dei beni comuni e della democrazia reale, siamo intervenuti all'inceneritore di San Lazzaro. Non abbiamo voluto, però, fare manutenzione: abbiamo voluto sanzionare dal basso questo scempio presente nella città di Padova che oltre ad essere frutto di una miopia politica per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti, è anche simbolo di quell'attacco ai beni comuni che passa in primis per la privatizzazione dei servizi in completa opposizione agli esiti referendari di due anni fa.

L'inceneritore di San Lazzaro con le sue tre linee è uno dei più grandi del nord Italia (con l’entrata in funzione della terza linea nel 2010 brucia 520 tonnellate di rifiuti al giorno, 172000 tonnellate all’ anno) . L’ incenerimento non risolve il problema dei rifiuti, sia perché lo sposta nell’aria e in discarica dove vengono conferiti i residui tossici della combustione e della depurazione dei fumi, sia perché è in conflitto con la riduzione ed il riciclo di materiali, in quanto questi impianti molto costosi necessitano di una fonte continua di rifiuti per alimentarli e renderli remunerativi. Nel caso del nostro inceneritore, tra l'altro, a favore dei soci della multiutility Hera, più che dei cittadini padovani, che continuano a pagare bollette salate.

Della chiusura delle prime due linee dell'inceneritore, più volta promessa dalla politica padovana, non si parla più e l'incenerimento dei rifiuti è diventato una delle tante operazioni economiche imposte ai cittadini padovani senza la possibilità di una consultazione. Con l'avvallo della quasi totalità della politica, pronta a grandi annunci teorici ed altrettanto prona al volere dei poteri economici e finanziari.

Dall' assessore neo nominata all'ambiente Mancin ci saremmo aspettati ad esempio una presa di posizione più coraggiosa, che tornasse a parlare della chiusura almeno delle prime due linee dell'inceneritore di San Lazzaro. Le sue “rassicurazioni” sui controlli e sulla presenza di filtri, oltre che ovvie, assomigliamo molto alle giustificazioni fornite dal sindaco di Parma, che dopo essere stato eletto promettendo che mai e poi mai ne avrebbe permesso l'apertura di un inceneritore, ora si trincera dietro ad argomenti simili. Non ci stiamo: noi pensiamo che sia intorno proprio a temi come questi che si debbano svolgere le primarie del centro-sinistra in prospettiva delle elezioni comunali dell'anno prossimo. Le primarie infatti non hanno per noi nessun significato se si concentrano su nomi, alleanze, programmi generali senza alcun aggancio con la realtà e con quanto accade in città. Ci interessano i contenuti e in questo caso il contenuto reale vicino agli interessi dei cittadini padovani è uno e uno solo: la chiusura senza esitazioni dell'inceneritore, a partire dalle prime due linee.

Il mantenimento di questo eco-mostro e la svendita di Acegas-Aps al gruppo Hera è una scelta imposta sulla testa di tutti i cittadini: non c'è stato nessun processo democratico e di partecipazione che potesse raccogliere le esigenze della città.

E' a partire da questi punti che da oggi inizia la nostra campagna per una Padova disegnata sul diritto alla salute, sul diritto alla scelta e sul diritto ad una vita degna.

E' da qui che parte oggi la nostra campagna contro le primarie e la commedia delle nomenclature, per le primarie dei contenuti.

CSO PEDRO - COMITATO LASCIATECI RESPIRARE

no inceneritore

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