Padova - Presidio di Adl Cobas in solidarietà con i lavoratori di Bologna

Da Padova a Bologna, i poteri forti della logistica provano a colpire la lotta

24 / 1 / 2014

Nella giornata di ieri giovedì 23 gennaio la polizia è intervenuta pesantemente per rimuovere il presidio dei lavoratori e degli attivisti solidali che da alcuni giorni hanno ripreso la presenza davanti all'ingresso della Granarolo per richiamare LegaCoop, CTL e istituzioni a rispettare gli impegni presi nella scorsa estate, consistenti nella garanzia di ripristino del posto di lavoro per tutti i 51 lavoratori licenziati. Impegni completamente disattesi, in quanto solo ad una quindicina di essi era stato garantito il posto di lavoro, mentre per tutti gli altri, non solo non è stato trovato il  lavoro, ma non hanno ancora potuto usufruire della cassa integrazione.

A fronte di questa assoluta mancanza di serietà e di una volontà precisa di risolvere realmente il problema, i lavoratori, rimasti senza lavoro e senza ammortizzatori sociali, assieme a molti altri lavoratori della logistica e a attivisti solidali, decidevano di riprendere la lotta  con un presidio permanente davanti alla Granarolo per far rispettare gli impegni presi.

Ieri, verso le ore 14 la polizia decideva di intervenire in modo pesante per  rimuovere il presidio, con cariche e  uso di gas urticanti  arrivando a fermare 6 manifestanti, dei quali, 4 venivano successivamente rilasciati e 2 venivano tratti in arresto. Si tratta di un lavoratore dei magazzini DHL e uno del magazzino  SUSA.

Ancora una volta le problematiche legate alle sacrosante battaglie dei lavoratori della logistica, vengono trasformate in questioni di ordine pubblico. La Prefettura di Bologna, invece di adoperarsi per far rispettare gli accordi presi, mette al servizio dei padroni delle cooperative  di LegaCoop e quindi dei poteri forti in Emilia Romagna la polizia per  pestare a sangue chi ha la sola colpa di lottare per riconquistare il posto di lavoro, tolto per eliminare una presenza sindacale scomoda.

Oggi, nella giornata in cui a Bologna è stato proclamato uno sciopero provinciale della logistica, siamo qui davanti alla Prefettura  per manifestare tutta la nostra rabbia e indignazione per quello che è successo a Bologna, per richiedere a gran voce la liberazione immediata dei due lavoratori arrestati e per richiamare l'attenzione delle istituzioni anche sulle innumerevoli situazioni di violazione dei diritti e  presenti a Padova e Provincia.

In particolare segnaliamo la grave situazione venutasi a creare presso il magazzino Aspiag Despar, dove sempre Legacoop in combutta con Interporto, hanno avviato una offensiva senza precedenti contro lavoratori “colpevoli” di essersi iscritti ad un sindacato non asservito. Segnaliamo inoltre la situazione che si è venuta a creare presso il magazzino Artoni, dove è in corso una dura lotta per tutelare il posto di lavoro di una quarantina di lavoratori.