Padova - Primo marzo, ampio e determinato il corteo che raggiunge la Prefettura

Lavoratori, occupanti di casa,studenti, migranti insieme per diritti e dignità

1 / 3 / 2014

Non è bastata la pioggia battente a fermare un'ampia partecipazione alla manifestazione partita dal Piazzale della Stazione.

Moltissimi i lavoratori della logistica che lottano insieme nell'AdlCobas giunti da tutta la regione. Ad aprire il corteo lo striscione dei lavoratori di Artoni e Despar due lotte molto dure in questo momento contro i licenziamenti e le rappresaglie che tentano non solo a Padova di eliminare chi non accetta compromessi e si organizza per avere diritti pieni. Tanti gli interventi per denunciare l'arroganza di chi vuole mantenere i livelli di sfruttamento come l'Artoni e fa intervenire la polizia e carabinieri con l'avallo della Prefettura e il beneplacito della Confindustria, come dichiarato dal suo presidente provinciale Pavin.

I lavoratori della Coca Cola della zona di Verona, i lavoratori di Bartolini, Dhs dalle varie province e poi i rifugiati che rivendicano un'accoglienza degna occupando, come a Padova la "Casa dei diritti Don Gallo" e migranti arrivati dalle varie città.

E poi ancora occupanti di casa e sfrattati organizzati all'interno delle Assemblee Sociali per la casa, studenti dei Coordinamenti Studenti Medi, studenti universitari, il Comitato Due Sì per l'acqua bene comune, esperienze come BiosLab, Altragricoltura, Rifondazione Comunista ed altri.

Una manifestazione in cui gli slogan e gli striscioni richiamavano lo spazio europeo come luogo di conquista dei diritti per tutti, collegandosi alle altre iniziative.

Una manifestazione che dimostra quanto i temi scritti nella Carta di Lampedusa siano esperienze concrete e reali di chi pratica il conflitto per disegnare un altro futuro. Una manifestazione anche per dire tutti liberi contro qualsiasi tentativo di criminalizzare chi lotta.