Padova - Reddito d'esistenza per tutt* - Blitz all'INPS

21 / 3 / 2012

Questa mattina, sotto la sede dell'Inps, abbiamo voluto portare la nostra voce contemporaneamente a tanti altri in tutta Italia. Contro la riforma del lavoro che il ministro Fornero sta per presentare in Parlamento, studenti, giovani e precari hanno voluto questa mattina smascherare le enormi contraddizioni che questa legge porta con sè.

In primo luogo abbiamo voluto evidenziare l'arroganza del Governo Monti che, come ha fatto sulla vicenda Tav o con le dichiarazioni del viceministro Martone sui “fuoricorso sfigati”, dimostra tutta la sua arroganza: pubblicamente viene sempre annunciata la disponibilità al dialogo, salvo poi chiarire che non esiste, da parte loro, alcun interesse ad ascoltare le posizioni altrui. Altro che tecnico! Le scelte sono tutte politiche e avranno conseguenze pesanti sulle vite di tutti noi.

La riforma ci parla della trasformazione delle forme contrattuali e dello Statuto dei Lavoratori, ma mai tiene conto della condizione reale di milioni di persone nel Paese. Siamo accanto ai lavoratori che difendono l'articolo 18 conquistato in decenni di lotte, ma sappiamo che, per noi, quelle garanzie non ci saranno, che i licenziamenti facili peseranno sulle nostre spalle, che degli ammortizzatori sociali legati al lavoro non potremo mai usufruire, che i sindacati non ci rappresentano. Ci dispiace che la Cgil venga marginalizzata nei tavoli di discussione perchè ciò rende più deboli e ricattabili tanti lavoratori, ma è evidente come questa condizione sia la conseguenza delle scelte che il sindacato, e il suo segretario, ha fatto negli ultimi mesi.

Proprio per tutto questo, la crescente richiesta di un reddito garantito e incondizionato che da anni si sta diffondendo nel Paese, è stata al centro dell'iniziativa di questa mattina. Per noi reddito significa, innanzi tutto, porre le basi di un modello di sviluppo nuovo, in cui le scelte vadano nella direzione di migliorare le condizioni di vita di ciascuno, garantendone la libertà di scelta, non solo per quanto riguarda il lavoro.

I soldi per il reddito ci sono, è una questione di scelte politiche: vanno tassate le transazioni finanziarie, non aumentati i prezzi al dettaglio con l'aumento dell'IVA, bisogna tassare le cartelle esattoriali di Equitalia ed interrompere i progetti di costruzione della TAV, non facilitare i licenziamenti da parte delle aziende. Siamo uno dei pochissimi Paesi in Europa a non avere alcuna forma di welfare sganciato dal lavoro e non è più possibile rimandare ancora l'introduzione di questa misura.

Non siamo più disposti ad accettare questa situazione: organizziamo iniziative e conflitto perchè non tocca a noi pagare la crisi.

Lab. Crack – Les Sabots

Unicommon Padova

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