Paesi Baschi - Verificatori internazionali considerano "decisivo" il passo per l'abbandono delle armi da parte di ETA

Tratto da Diagonal

24 / 2 / 2014

Oggi 21 febbraio alle 14.00, in una conferenza stampa all'Hotel Carlton di Bilbao, la Comisión Internacional de Verificación (CVI), un comitato indipendente di affiancamento nella risoluzione di conflitti, ha annunciato la firma di un documento con ETA, che hanno mostrato nella conferenza stampa, con il quale si da avvio a un processo di inventario e posta fuori uso operativo delle armi in mano all'organizzazione armata.  Ram Manikkalingam ha segnalato durante la conferenza stampa che siamo di fronte a un processo "credibile e significativo, nel quale esiste l'intenzione di mettere fuori uso le armi e gli operativi come passo decisivo per lasciare le armi".

In un video inoltrato dai verificatori alla BBC con il titolo " presentazione delle armi e esplosivo da parte di Eta a membri della CVI per la loro disattivazione e posta fuori uso operativo" pubblicato sia nel web della BBC come in Naiz.info, si può vedere due membri dell'Eta in una casa - dove si vede una riproduzione di Guernica - davanti ad una tavola con vari detonatori, materiali esplosivi, così come pistole e missili anticarro. Dopo la verifica da parte di Manikkalingam e di Ronnie Kasrils, questi mediatori hanno firmato  un documento [PDF] con due militanti di Eta.

Rezioni del ministero dell'interno

Francisco Martínez, numero due dell'interno ha definito il 19 febbraio la CVI come una "comparsa di Eta" ed è arrivato a dire che questa commissione composta da mediatori con esperienza nel conflitto israelo-palestinese o nella fine della lotta armata in Irlanda era "nominata da Eta" e "sarebbe caduta nel ridicolo". Nonostante questo, di fronte all'annuncio realizzato questa mattina a Bilbao, il ministro dell'Interno  Jorge Fernández Díaz ha anticipato nelle sue dichiarazioni che "tutti i passi che vanno verso una dissoluzione è positivo". Però non c'è stata una risposta ufficiale da parte del Ministero dell'Interno dopo la conferenza stampa fatta dalla CVI.

Questo gruppo è stato, insieme a Lokarri, tra quelli che hanno promosso la conferenza internazionale sulla fine di ETA celebrata a San Sebastián il 17 ottobre del 2011, nella quale è stata prodotta da "Declaración de Aiete", tre giorni prima che l'organizzazione armata annunciasse la fine delle sue attività. Nel 2012 il Governo aveva assicurato che non avrebbe riconosciuta alcuna legittimità  ai rappresentanti della Comisión Internacional de Verificación che aveva organizzato la conferenza di Aiete.

Nonostante questo, non è finito il lavoro di avanzamento del processo di fine del conflitto, e l'organizzazione armata ha annunciato alcune settimane fa che avrebbe sviluppato "un apporto significativo per alimentare il processo senza tardare ancora" in uno dei comunicati più significativi dopo la cessazione della lotta armata di eta, già due anni e mezzo fa. 

Da parte sua il gruppo dei mediatori del Colectivo de Personas Presas (EPPK) si è riunita a Donostia con la CIV lo scorso 19 febbraio. Durante l'incontro sono stati condivisi i prossimi passi che farà l'EPPK nel processo di reintegrazione e si è aperta la discuzzione. La riunione si è conclusa con l'impegno mutuo a mantenere il contatto per lavorare nell'implementazione di tutte le raccomandazioni del Foro Social nell'ambito della reintegrazione dei detenuti.

¿Qué es la Comisión Internacional de Verificación (CVI)?

Ram Manikkalingam es fundador y director de Dialogue Advisory Group, con sede en Amsterdam y que se presenta como un grupo de asesores especializados en la facilitación de diálogos políticos para reducir conflictos violentos. Con experiencia en la mediación en conflictos como los de Irlanda del Norte, Sudáfrica, Sri Lanka, Kosovo, Tanzania, Irak o Nepal, este grupo dirigido por el esrilanqués Ram Manikkalingam, está integrado también por Ronnie Kasrils, con amplio bagaje como mediador en Palestina o Chris Maccabe, entre otros. Los verificadores para este conflicto fueron seleccionados por el abogado sudafricano Brian Currin, a partir de que la izquierda abertzale aceptara la puesta en pie de un proceso de paz basado en los Principios Mitchell de no violencia.

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