Parma - #19G: Assemblea collettivi studenteschi E.R. Rifiutiamo il futuro che ci viene imposto e riscriviamo noi il nostro futuro!

Assemblea autoconvocata dal coordinamento studentesco della regione Emilia - Romagna, insieme a docenti, personale ATA e genitori, in difesa della scuola pubblica.

20 / 1 / 2013

Ieri, 19 gennaio, il Collettivo studentesco di Parma, Parma Parallela, Anomalia Parma, gli Studenti Autorganizzati di Reggio Emilia e il Collettivo degli Studenti di Rimini, hanno convocato un’assemblea pubblica sotto i portici del grano a Parma, ormai luogo simbolo delle proteste cittadine.

Si è sottolineata l’importanza e la volontà di fare rete perchè la giornata rappresentasse l’inizio di un percorso condiviso e comune verso la costruzione di una reale alternativa, ripartendo dalle nostre esperienze che ci hanno visto protagonisti nelle giornate di mobilitazioni degli ultimi mesi, per riprenderci i nostri diritti e la capacità di essere protagonisti del nostro futuro.

Tema principale dell’assemblea è stato lo smantellamento della scuola pubblica e la sua trasformazione in un’azienda, grazie al susseguirsi delle varie riforme scolastiche, tra cui la proposta di legge Aprea – Ghizzoni, che stanno indirizzando e favorendo la privatizzazione dell’istruzione.

Stiamo assistendo a tagli ingiustificati al personale, ai docenti e al finanziamento delle scuole: riduzione dei corsi di laboratorio e delle attrezzature, riduzione delle ore di lezione, riduzione dei servizi (in particolare per disabili), aumento del numero di allievi per classe, aumento della fatiscenza degli edifici scolastici.

Contemporaneamente, ci troviamo davanti ad un imbarazzante aumento delle spese militari, ai finanziamenti per la costruzione della TAV e all’acquisto di aerei cacciabombardieri F35.

Si è riflettuto a lungo su quanto le mobilitazioni del 14 e del 24 Novembre abbiano dimostrato la vicinanza tra studenti e lavoratori: ci siamo ritrovati uniti, adesso più che mai, nell’opporci al ricatto che BCE, FMI e Commissione Europea vogliono imporre sulle nostre teste e nelle nostre tasche, rendendo la società civile schiava dei grandi gruppi finanziari e dalle multinazionali.

E’ stato espresso, ancora una volta, il desiderio di veder comparire sulle divise delle forze dell’ordine il numero identificativo, che solo in Italia, a differenza di tutti gli altri paesi europei, non è ancora stato introdotto, affinchè si ponga fine alla violenza indiscriminata e ingiustificata dei plotoni della celere. Nelle giornate di mobilitazione degli ultimi mesi, i soprusi perpetrati ai danni dei manifestanti hanno dimostrato quanto, nelle forze dell’ordine, prevalga la volontà repressiva piuttosto che il mantenimento dell’ordine pubblico.

Numerosi sono stati gli interventi al microfono che hanno visto la partecipazione anche di docenti, personale ATA, genitori e cittadini facenti parte del coordinamento “Istruzione Bene Comune”.

Al centro dei discorsi c’è stato non solo lo smantellamento dei diritti nel mondo della formazione, ma anche una forte denuncia della repressione che continuiamo a vedere ogni giorno.

Ultima in ordine cronologico la decisione del Tribunale della Libertà in merito alle misure restrittive comminate agli attivisti di movimento per le manifestazioni della giornata europea di sciopero del 14 novembre con l’operazione giudiziaria del 7 gennaio fatta dal PM Stuccilli: a due dei ragazzi coinvolti è stata inflitta come pena l’obbligo di firma mentre ad altri due è stata revocata. A far da cornice un video del “Mattino di Padova” che mostra il comportamento delle forze dell’ordine. Da parte dei collettivi presenti in piazza è stata espressa la piena solidarietà per i compagni condannati.

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Leggi il comunicato: #19 Gennaio: Assemblea autoconvocata in difesa della scuola pubblica

#19 Gennaio - Parma - Assemblea autoconvocata per difendere la scuola pubblica