Parma - Inaugurazione dell'anno accademico: non c'è nulla da festeggiare

Contestazione al ministro Clini in Università

19 / 11 / 2012

Questa mattina, studenti e studentesse, si sono dati appuntamento, in piazza Garibaldi, per una giornata di contestazione in occasione dell'arrivo del ministro dell'Ambiente Clini. 

Quest'ultimo invitato come ospite d'onore per l'inaugurazione dell'anno accademico, in un'Università, quella di Parma, che assiste allo smodato aumento delle rette, ai tagli indiscriminati ed inaccettabili alle borse di studio, alla ricerca, allo smantellamento del welfare studentesco, alla collusione di fini ed interessi privatistici ,che fanno la parte da leone nei consigli di amministrazione e nella gestione oramai aziendalistica dell'ateneo.

Inaccettabile anche la presenza del ministro all'ambiente Clini, simbolo del governo tecnico, e quindi dell'austerità e della dittatura finanziaria. Ministro co-responsabile di una gestione sciagurata, nelle posizioni e nelle applicazioni, di disastri ambientali per i territori e la salute di chi li abita.

Inutile citare casi come l'Ilva di Taranto, la manifesta apertura al nucleare, l'introduzione per legge delle coltivazioni alimentari di ogm, la volontà di continuare a costruire opere assurde e devastanti come la TAV.

La giornata è cominciata con l'occupazione alla sede dell'Er.go (azienda regionale per il diritto allo studio), per ribadire che non avevamo nulla da festeggiare, quest'oggi. Calorosamente accolti dai dipendenti, i quali ci hanno sostenuto e solidarizzato; viene calato uno striscione dalla sede occupata.

Verso le 10.30 ci siamo spostati in corteo spontaneo in via Università, l'ingresso principale per accedere al plesso dell'inaugurazione.

Un copioso impiego di reparti in tenuta antisommossa è stata l'accoglienza che ci ha riservato la nostra Università, impedendoci di entrare ad un incontro pubblico, in cui anche gli studenti erano stati invitati, sospendendo la didattica per favorire la partecipazione all'incontro.

Le disarmanti scene di un'Università militarizzata ed inaccessibile, si cristallizzava nell'identificazione di chiunque volesse passare per quella via, donne, uomini, anziani, studenti e studentesse.

Abbiamo ricordato gli episodi di violenza e gli atti repressivi in tutta Italia, in occasione del corteo degli studenti il 14 novembre, abbiamo espresso solidarietà e rabbia per i compagn* gratuitamente picchiati, manganellati fermati ed incarcerati, abbiamo reclamato i numeri identificati sulle divise di polizia e carabinieri.

Insieme ad Anomalia Parma scesi in strada a manifestare, anche un gruppo di ragazz* di Taranto, per ricordare che dovunque impianti inquinanti e mortali come l'Ilva vanno chiusi, che noi vogliamo scegliere l'aria che respiriamo.

Con determinazione, infine, una delegazione, è riuscita a salire nel "bunker inaugurale" del nostro ateneo, leggendo un comunicato, e dicendo con forza al ministro Clini e al magnifico rettore Ferretti, che oggi si celebrava il funerale del nostro ateneo, che oggi non c'era proprio nulla da festeggiare.

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Comunicato di lancio della giornata di mobilitazione:

Lunedì 19 novembre, alle ore 11, presso l’Aula Magna del Palazzo Centrale dell’Ateneo (via Università 12), si svolgerà, alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Corrado Clini, la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2012-2013 dell’Università degli Studi di Parma.

Lunedì 19 novembre, alle ore 9 saremo in piazza Garibaldi a contestarlo, proseguendo sull’onda delle mobilitazioni contro le politiche di austerità del governo Monti.

Con la riforma della legge Aprea e l’attuazione della riforma Gelmini, oltre a tutte le precedenti riforme scolastiche, assistiamo all’ininterrotto smantellamento dell’università e della scuola pubblica.

Il risultato sarebbe la nascita di scuole autonome asservite alle logiche di mercato grazie all’ingresso di sponsor privati nei consigli d’istituto e aumenterebbe il potere dei dirigenti scolastici, riducendo la partecipazione democratica dei docenti e della rappresentanza studentesca.

L’Università si sta trasformando in un’azienda, con un Cda composto da rappresentanti di industrie, come la Barilla o la Chiesi farmaceutica, dove il rettore ha il potere di nominare direttamente la maggior parte dei membri e per gli altri può esaminarne le candidature.

Stanno imponendo sempre più tagli agli enti di ricerca, stanno accrescendo i finanziamenti alle scuole private, stanno aumentando le tasse universitarie e la tassa regionale per il diritto allo studio, ci stanno tagliando le borse di studio, stanno attuando la doppia proroga del mandato dei rettori in carica.

Siamo senza prospettive di studio e lavoro.

Siamo studenti e studentesse sempre più precari e i più “fortunati” di noi trovano lavoretti che ci permettono a malapena di tirare un sospiro di sollievo, quasi sempre in nero, sfruttati, sottopagati, senza diritti né garanzie.

Viviamo in catapecchie a prezzi inaccessibili.

Cerchiamo ogni giorno di districarci tra bollette, affitti e tasse universitarie e spesso non riusciamo a permetterci i libri scolastici, figuriamoci una serata al cinema o al teatro.

Vogliamo scegliere il nostro percorso formativo, vogliamo informarci, approfondire oltre i confini imposti dai corsi di studio e secondo i nostri tempi, ma ci impongono folli ritmi di produttività. Vogliamo fare esperienze ma ci tagliano corsi e laboratori. Siamo costretti ad accontentarci di stage e tirocini gratuiti se non possiamo permetterci i costi esorbitanti di un master.

Questo è ciò che l’Europa dell’austerity e dei poteri forti offre ad un’intera generazione.

A conclusione della cerimonia il Ministro Clini conferirà la medaglia d’oro al “merito ambientale” al Prof. Emerito Antonio Moroni, già docente di Ecologia presso l’Ateneo di Parma, la cui attività didattica e scientifica nell’ambito delle tematiche ambientali ha permesso lo sviluppo della ricerca ecologica e sviluppato la cultura dell’ecosostenibilità.

Peccato che il nostro Ministro dell’Ambiente Clini non sembri essere molto ferrato in tema di ambiente e salute, ma piuttosto interessato a difendere i profitti di chi sta avvelenando e devastando il nostro territorio da Nord a Sud.

L’Ilva a Taranto, che ancora produce e uccide; i cantieri Tav in Valsusa, che ancora derubano i cittadini del diritto di scegliere per la loro terra; le grandi navi nella Laguna di Venezia; il nucleare, per cui Clini si dice “favorevole ad una riflessione”; gli ogm nell’alimentazione, di cui il suo governo ha non solo legittimato ma imposto la coltivazione (mais Mon180); non ultimo l’inceneritore di Parma, per cui Clini auspica che si trovi una soluzione non per la tutela dei cittadini, ma per non disperdere i finanziamenti.

Ci sembra quanto meno una provocazione che alla luce di tutto questo ci sia qualcosa da festeggiare e qualcuno da premiare.

Ci hanno definito bamboccioni, sfigati, choosy, fannulloni.

Siamo di nuovo in piazza, per ribadire che se scegliere la nostra istruzione, il nostro lavoro, il nostro futuro, liberi dai ricatti, vuol dire essere choosy, allora sì, siamo schizzinosi.

Vogliono toglierci il diritto a manifestare il nostro dissenso con una repressione sempre più violenta, di cui questo governo illegittimo è il chiaro mandante.

Siamo al fianco dei nostri fratelli e delle nostre sorelle barbaramente caricati e pestati nelle piazze di tutta Italia, siamo con i nostri compagni e le nostre compagne fermati e detenuti per aver detto basta al modello di Europa che ci impongono con la forza e che noi rifiutiamo.

Caro ministro Clini, non c’è proprio nulla da inaugurare, state celebrando un funerale!

Siamo qui per alzare la voce e per riprenderci ciò che è nostro.

Siamo l’Europa delle persone, l’Europa dell’alternativa, libera e solidale.

19.11.2012 Parma - Contestazione Universitaria Ministro Clini

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