Il “Coordinamento provinciale Acqua Pubblica” di Parma e il “Comitato No Nucleare” di Parma, invitano tutti i cittadini ad una serie di appuntamenti rivolti verso il referendum del 12 e 13 giugno:
FLASH MOB: NO NUKE!
Gli Studenti autonomi in movimento danno appuntamento venerdì 20 maggio alle ore 18 in Piazza Garibaldi.
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“VERSO IL 12 E 13 GIUGNO - PER I REFERENDUM E LA DEMOCRAZIA”
Dibattito in programma venerdì 20 maggio, alle ore 21, presso l’Auditorium Toscanini, in via Cuneo, 3 a Parma.
Relatori della serata saranno il senatore dell’IDV Pancho Pardi, Giuseppe De Marzo, economista, giornalista, scrittore e portavoce ASUD, e Stefano Diafani, responsabile scientifico di Legambiente.
L'appuntamento referendario è molto importante non solo per i contenuti dei referendum stessi, ma anche per il significato che il successo dei referendum può avere per le sorti di questo governo. La Rai e tutti i media oscurano i referendum e il governo ce li vuole scippare negandoci il diritto costituzionale di scelta su materie fondamentali quali la privatizzazione dell'acqua, l'utilizzo di centrali nucleari, l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
Tutti i cittadini che rivendichino il proprio stato di persone libere e pensanti e che avvertano la necessità di chiarirsi le idee sui referendum del 12 e 13 giugno sono dunque invitati a partecipare all’incontro del 20 maggio all’Auditorium Toscanini.
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UNA CATENA UMANA A CAORSO PER FERMARE IL NUCLEARE
Sabato 21 maggio a Caorso (Piacenza), sede della più consistente, controversa e fallimentare esperienza nuclearista italiana, ci sarà una manifestazione organizzata dai coordinamenti della Lombardia e dell'Emilia Romagna, insieme per l'energia pulita, per votare e decidere del proprio futuro, per fermare il nucleare, per chiedere l'avvio del processo di dismissione e la chiusura definitiva dell'impianto.
Partenza da Parma in autobus: ore 13:15 dalla Camera del Lavoro. Prenotazione: 0521 297693
La centrale nucleare di Caorso, entrata in funzione nel 1978 con 860 MW di potenza, è la più grande e più recente delle centrali nucleari italiane in funzione prima del referendum del 1987. Attualmente ospita ancora 8.700 fusti di rifiuti radioattivi di 1^ e 2^ categoria. È tra i siti più probabili per la costruzione di una nuova centrale nucleare.