Perugia 27 gennaio 2012 - Profumo di austerity? Meglio aria di ribellione

Studenti e precari "accolgono" il ministro Profumo, all'inaugurazione dell'anno accademico

25 / 1 / 2012

Il 27 gennaio ad inaugurare l'anno accademico 2011/2012 dell'Università degli Studi di Perugia doveva essere il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Francesco Profumo.

Si preparavano ad "accoglierlo" un centinaio tra studenti, ricercatori e precari della scuola e dell'università. Tra gli striscioni presenti quello di "#sMONTIamoli_reddito saperi welfare" e lo striscione "Liber* Tutt*", attraverso il quale la piazza ha fatto sentire la sua vicinanza ai 40 attivisti colpiti da misure di custodia cautelare per la manifestazione del 3 luglio in Val Susa.

Il Ministro ha preferito non presentarsi all'evento, forse memore delle tante contestazioni riservategli negli altri Atenei italiani.

La sua storia la conosciamo bene: proprio da rettore del Politecnico di Torino ha aperto agli investimenti privati e ad una gestione aziendalistica dell'università (con l'intervento di alcune grandi aziende come General Motors, Fiat, Pirelli e Microsoft che chiaramente concepiscono la didattica soltanto in rapporto alla logica di profitto), senza dimenticare di come è stato tra i primi convinti sostenitori della Riforma Gelmini.
Riforma che, a partire dal processo di Bologna, si traduce in tagli dei finanziamenti pubblici e riforme in stile aziendalistiche, dismissione e dequalificazione del sistema formativo e della ricerca, nonchè nell'introduzione di un sistema di prestiti per chi studia da restituire una volta entrati nel mondo del lavoro(il cosiddetto "prestito d'onore").
Proprio prevedendo tutto ciò, sono anni che noi student*,ricercat*,dottorand* e precar*della scuola, ossia la parte viva del mondo della formazione,non solo ci mobilitiamo e lottiamo per una riforma dell'università che nasca dalle nostre esigenze ma soprattutto quotidianamente costruiamo modelli nuovi di formazione, basati sul sapere critico e sulla condivisione delle nostre conoscenze e intelligenze.
Venerdì 27 gennaio, saremo presenti al Rettorato per ribadire che il sapere e la cultura sono beni comuni e reclamare quindi, contro università-azienda e prestiti d'onore, reddito e welfare per tutt*.