In queste ore si sta compiendo uno degli attacchi più feroci alla democrazia ed allla libertà.
Il
presidio No Tav in Val di Susa è stato attaccato da oltre duemila
agenti in assetto da guerra che cercano di scortare le ruspe per
iniziare i lavori della tratta ferroviaria Torino-Lione.
I comitati
ed i cittadini in lotta si stanno difendendo con grande coraggio e
determinazione, ma il presidio ha bisogno di sostegno materiale e
politico da parte di tutte/i.
Il movimento per i beni comuni, arricchitosi di nuove esperienze e passioni dopo la straordinaria vittoria nel referendum del 12 e 13 giugno, è chiamato ad una prova delicata e difficile.
La violenza di chi specula sui nostri territori e sulle nostre vite può essere fermata solamente mettendo in campo la potenza di un nuovo modello di democrazia che stiamo costruendo ed inventando grazie alle battaglie sull'acqua e contro il nucleare. Un modello che si nutre della voglia di cambiamento che si respira a più livelli in tutto il Paese e che ha le sue radici proprio nelle pratiche del comune sperimentate nei territori in lotta come la Val di Susa.
Difendiamo la Val di Susa.
Stop al saccheggio ed alla devastazione.
Liberiamo i beni comuni.
Ore 16 assemblea pubblica a Scienze Politiche.
Ore 18,30 appuntamento a Piazza Italia (sorro la Prefettura)