Operazioni mediatiche: governo, blocco e non solo...

Piazza de La Repubblica?

Alcune considerazioni sul 7 maggio a Roma a cura di Uniriot Roma

8 / 5 / 2010

 Alcune considerazioni sulla giornata di oggi. Oggi in piazza Santi Apostoli un migliaio di persone hanno manifestato per dichiarare illegittimo e vergognoso il fatto che un' organizzazione dichiaratamente neofascista come Blocco Studentesco sia stata autorizzata dalle istituzioni a manifestare in Piazza della Repubblica.

Dalle scuole e dalle università, dai centri sociali, dai vari quartieri della città, in tantissimi si sono mobilitati per ribadire l'estraneità e l'illegittimità che questa organizzazione ha e deve avere dentro e fuori dai luoghi della formazione. Un'organizzazione che, lo ricordiamo ancora una volta, si è resa responsabile di numerose aggressioni contro gli studenti; che ha provocato, lo scorso anno durante l'Onda, gli scontri di piazza Navona; che pochi giorni dopo faceva irruzione alla trasmissione Chi l'ha visto di Federica Sciarelli, con fare minaccioso.

Un'organizzazione che anche oggi in piazza si è dischiarata fascista e che, come gli studenti hanno mostrato nella conferenza stampa di mercoledì 5 maggio alla Sapienza, prende in prestito il proprio simbolo elettorale dalla British Union of Fascist: nazisti d'oltremanica degli anni Trenta.

"Servono il potere per distruggere il sapere. Smascheriamoli!" recitava lo striscione che gli studenti di scuole e università hanno esposto oggi di fronte al MIUR di viale Trastevere, per denunciare il connubio, da oggi ancor più palese, tra questa organizzazione e il lavoro di sistematico smantellamento dell'università e della scuola che la Ministra Gelmini sta attuando da quando si è insediata.

Una piazza gremita di studenti - dicevamo - che una parte della stampa ha gravemente ignorato. Crediamo che le cronache a caldo della giornata, in particolare quella di Repubblica on-line, siano a dir poco inquietanti e mistificatorie, improntate su una linea di discorso che nel migliore dei casi ripropone l'anacronistica logica degli opposti estremismi, e che a tratti rasenta l'apologia nei confronti di un'organizzazione neofascista, sempre più desiderosa di rinnovare le fila delle burocrazie del Popolo della Libertà, e di farlo attraverso l'utilizzo di pratiche antidemocratiche e violente.

Riteniamo insopportabile una tale strumentalizzazione dell'informazione che equipara due piazze tra di loro infinitamente distanti e incommensurabili. Insopportabile soprattutto se operata da una testata che lo scorso anno ha seguito attentamente l'espandersi del movimento dell'Onda fino ai fatti di Piazza Navona (ricordiamo in quella giornata l'ottima cronaca di Curzio Maltese che mise in luce la verità dei fatti e la totale estraneità del Blocco Studentesco a quello straordinario movimento). A questo punto non sappiamo più se una tale operazione sia il frutto di una meditata scelta politica, o della singola mediocrità dell'autore dell'articolo, o se più banalmente non si tratti di una, a dir poco modesta operazione commerciale (con tanto di offerta promozionale per il merchandising del Blocco). In ogni caso ciò non toglie nulla alla gravità dell'operazione svolta.

Oggi al Miur prima, e a piazza Santi Apostoli poi, si è data una presa di parola forte da parte degli studenti e della parte attiva della società civile che ha ribadito la propria opposizione al fascismo e a ogni forma di intolleranza e di discrimanazione. Dall'altra parte, invece, uno sparuto gruppo di nostalgici del fascismo (nonostante le poco credibili dichiarazioni dei loro organizzatori) ha messo in mostra la propria marginalità e la propria insensatezza.

Basta osservare con un minimo di attenzione le foto di Piazza della Repubblica (sebbene quelle pubblicate non ritraggano mai la piazza per intero) per constatare che le 5000 persone dichiarate dagli organizzatori e riportate acriticamente dalla stampa, siano quantomeno un delirio, più o meno paragonabile nelle (s)proporzioni a quello della manifestazione del Popolo della Libertà del 13 Marzo a Roma. Forse i giovani del Blocco hanno preso lezione dai loro committenti al Governo, chissà se anche in questo caso la Questura di Roma smentirà...

Nonostante la piazza sia stata interamente bloccata al traffico per tutta la mattina dalle forze dell'ordine, nonostante gli sforzi dei promotori, impegnati da mesi ad organizzare una manifestazione che loro stessi avevano definito "nazionale", i partecipanti a questa grottesca parata nostalgica erano tra i due e i trecento, confinati in un angusto angolo della piazza. Non è bastasta la falsificazione mediatica, nè le loro tristi bandiere, a occultare la verità.

 Uniriot Roma