Pisa - Nomi e dimissioni: il rap di Scuolamondo contro la politica dell’intimidazione

16 / 5 / 2020

Scuola Mondo lavora da più di dieci anni in provincia di Pisa a sostegno di minori svantaggiati e delle loro famiglie, come scuola di italiano L2 e come doposcuola auto-organizzato nel comune di San Giuliano Terme. 

La composizione dei beneficiari è per lo più di origine straniera con una consistente presenza di famiglie di etnia rom. Gli ultimi degli ultimi, non c'è covid-19 che tenga. È proprio in piena pandemia globale che contro Scuola Mondo si scaglia un durissimo attacco, all'associazione e alla tenuta democratica del nostro paese. 

Nei giorni in cui tutta la popolazione si affannava dietro alla domanda per i buoni spesa, famiglie e bambin* sono stati come sempre accompagnati all'accesso ai servizi, macchiandosi evidentemente del reato di solidarietà, ma anche di libera espressione, perché nel momento in cui sono stati segnalati evidenti problemi di trasparenza nell'accedere ai buoni, la risposta è stata segnatamente repressiva. 

La presidentessa dell'associazione è stata infatti convocata al comando dei vigili urbani, per mano di un dirigente del comune, per chiedere conto delle nostre affermazioni in merito alla mancanza di trasparenza e facilitazioni nell'accesso a servizi divenuti ancor più essenziali in tempi di quarantena. Sono state chieste in maniera ufficiale il nome e le dimissioni del mandante politico che ha permesso che le forze dell'ordine fossero utilizzare per intimidirci, riducendo il nostro costante lavoro sociale a mero elemento di ordine pubblico. 

Nessuna risposta è pervenuta, ecco dunque la denuncia in musica, molto cara alle ragazze e ai ragazzi che sono seguiti dall'associazione, affinché questa micro-storia faccia ancora più luce sulla profonda polarizzazione tra chi ogni giorno lotta per ridurre disuguaglianze e sofferenze e chi, incapace di agire nei contorni del dettato costituzionale, innanzi all’emergenza sanitaria e sociale, esacerba i conflitti e ammaina la bandiera del dialogo e del confronto democratico per issare quella della repressione. 

COMUNICATO COMPLETO

Il Covid-19 è ormai un fatto totale, capace di ridisegnare profondamente ogni aspetto della nostra vita, privata e pubblica. In questo stato di eccezione, è più che mai necessario vigilare sull'operato degli enti pubblici e delle autorità competenti, preposti a accompagnare le cittadine e i cittadini in questo periodo di emergenza. La nostra associazione è stata recentemente vittima di questo meccanismo di deroga. In tempi di Covid-19 può l'amministrazione comunale accanirsi contro un gruppo di volontarie che provano a lavorare in sinergie con le istituzioni affinché, veramente, nessuno resti indietro? A quanto pare, sì. 

Scuola Mondo, oggi come ieri, è al fianco di minori e famiglie svantaggiate, per le quali accedere ai servizi del territorio è spesso una vera e propria impresa, a maggior ragione adesso, con disposizioni di difficile interpretazione per chiunque e che cambiano di settimana in settimana. 

Recentemente, tra le tante attività, abbiamo supportato le famiglie più bisognose nella compilazione delle domande per i buoni spesa. 

Passati i tempi di attesa previsti, le famiglie beneficiarie dei nostri servizi si sono viste inizialmente escluse dalla lista dei buoni spesa e alla nostra legittima richiesta di chiarimento è iniziato un susseguirsi di comunicazioni lacunose e intermittenti da parte del comune. 

Le domande non sono correttamente compilate. Le domande non sono mai arrivate. Scuola Mondo comunica erroneamente le modalità di compilazione delle richieste, per questo le famiglie sono rimaste senza i buoni. I buoni spesa sono già stati consegnati, le famiglie ne vorrebbero di più. 

Questa moltiplicazione di risposte ogni volta diverse - e spesse volte screditanti l'operato della nostra associazione - ci ha legittimamente portate a lamentare la mancanza di trasparenza da parte dell'amministrazione circa i motivi delle eventuali esclusioni dal servizio o della latenza nella distribuzione.

Esternare un'opinione sull'operato delle istituzioni, ben supportata dai fatti ricostruiti nella memoria che abbiamo depositato, ha prodotto l'inimmaginabile. La nostra presidentessa è infatti stata convocata al comando dei vigili urbani di San Giuliano Terme per conto di un ignoto rappresentante/dirigente del comune, per far luce sulle nostre posizioni in merito all'erogazione dei buoni spesa, dicendo che su un gruppo whatsapp sarebbe girato un nostro messaggio in cui avremmo lasciato intendere che il comune non stesse facendo adeguatamente il proprio dovere. 

In breve, il comune di San Giuliano Terme ha utilizzato senza scrupoli la forza pubblica per redimere una questione non di ordine pubblico, ma eminentemente politica. Di più, il comune di San Giuliano Terme si è letteralmente celato dietro le forze dell'ordine, che non ci hanno comunicato chi fosse la mente dietro quella convocazione. Ancora, alla nostra presidentessa è stata chiesta una smentita di quanto affermato sull'operato del comune non a partire da prove concrete, ma da un fantomatico messaggio whatsapp, che non abbiamo capito quale reato possa prefigurare. 

 Ecco, noi crediamo di dover denunciare questo modus operandi come un vero e proprio attacco alla tenuta democratica del nostro paese. Una micro-storia che ci parla di modalità di gestione della cosa pubblica che potrebbero diventare la norma, in nome ora dell'emergenza, della crisi domani. 

Crediamo che si tratti di un'intimidazione e di uno scarico di responsabilità in piena regola, inaccettabili, che mettono a repentaglio la possibilità di esercitare il diritto di espressione e di parola, anche in maniera critica rispetto alle autorità pubbliche. 

Questa lettera che oggi rendiamo pubblica è stata protocollata e inviata ufficialmente a sindaco e giunta nella speranza di ottenere una risposta ufficiale e riaprire un'interlocuzione. A distanza di più di 10 giorni dall'invio dal comune abbiamo ricevuto solo silenzio se si escludono gli "inoltra" e i commenti da bar di qualche assessore in alcune mailing list, atteggiamenti che dal nostro punto di vista non meritano neanche di essere commentati.

Per noi il tempo è finito, chiediamo i nomi delle persone che hanno permesso questo atto intimidatorio, torniamo a chiedere- questa volta pubblicamente-

pubblicamente al sindaco e alla giunta cosa pensino di questa vicenda. E per il mandante politico di quest'azione nei nostri confronti chiediamo dimissioni immediate, affinché nelle dirigenze non sieda più una persona incapace di operare nei contorni del dettato costituzionale, che innanzi all'emergenza sanitaria e sociale preferisce esacerbare i conflitti piuttosto che dialogare e migliorare le condizioni di vita di chi sta peggio. 

Scuola Mondo San Giuliano Terme APS