Stamattina studenti,precari, dottorandi e lavoratori esternalizzati hanno occupato il rettorato dell'ateneo pisano, per dare vita a una giornata di incontri e assemblee. L'azione nasce dal desiderio di riaprire un confronto ampio e costruttivo sulla ristrutturazione in atto, che passa per la commissione statuto, i decreti attuativi della riforma Gelmini e il DM 17. Assistiamo a una chiusura verticista della governance universitaria, con una gestione della riorganizzazione che prefigura l'università del futuro: un luogo in cui il corpo vivo viene sistematicamente escluso dai processi decisionali che normano tempi e qualità della formazione e della vita.
Iniziando da una mappatura delle crisi che vivono settori tra loro
diversi per ruolo e esperienze e da un'analisi complessiva della
dismissione strategica della formazione, vogliamo individuare le linee
di conflitto e costruzione di una gestione alternativa della crisi in
università, ripartendo dalla potenza dello straordinario ciclo di
mobilitazione che abbiamo vissuto nell'autunno.
Dopo la partecipata assemblea mattutina i lavori si articoleranno in 3 tavoli:
- Didattica e ricerca
- Lavoro e welfare
- Spazi di democrazia
student* e precar* in movimento.