Pomigliano - Fuori ai cancelli

Comincia la giornata del referendum sull'accordo infame Fiat

22 / 6 / 2010

E' cominciato con il turno delle 06:00 il presidio fuori ai cancelli dello stabilimento Giovan Battista Vico della Fiat a Pomigliano d'arco, nella giornata in cui si vota il referendum sull'accordo infame di Marchionne.

Ad aver firmato già l'accordo la Uilm (primo sindacato in fabbrica con il 23% delle Rsu), la Fim, la Fismic (sindacato giallo), la Ugl.

La Fiom non ha firmato l'accordo, ma è divenuto sempre più aspro il confronto con la CGIL di Epifani sia a livello nazionale che territoriale. Infatti sempre più divergenti sono state le dichiarazioni di questi giorni tra il sindacato intercategoriale e quello dei metalmeccanici convinti a rigettare l'accordo.

La Fiom però, pur invitando gli operai ad andare a votare per non incorrere in rappresaglie da parte dei capi reparto  e per non subire ulteriormente le pressioni impressionanti che in questi giorni hanno scosso il territorio con una campagna vergognosa per il Si, non ha invitato chiaramente a votare No.

Lo hanno fatto invece i sindacati di base (lo Slai Cobas all 8 nella fabbrica) costruendo con i movimenti ed i centri sociali il presidio di stamane davanti allo stabilimento. La Fiom ha rifiutato anche di essere presente nel comitato elettorale di controllo del referendum, scelta invece opposta da parte dei sindacati di base. Sabato scorso i media c'hanno raccontato di 5.000 colletti bianchi in corteo per il Si, rievocando lo spettro della marcia dei 40mila. In realtà solo poche centinaia di colletti bianchi in un corteo tanto compatto da sciogliersi dopo poche gocce di pioggia.

Stamane all'alba si è appreso delle sanzioni ai danni delle concessionarie del gruppo Fiat a Napoli, in Corso Meridionale ed a Via degli Astroni, una azione dal basso contro l'ipotesi di accordo sul piano Marchionne ed in solidarietà con gli operai di Pomigliano.

22 giugno - Ai Cancelli di Pomigliano