Porto Marghera tra Palais lumiere- Alles-Ex cral Montedison

di Roberto Trevisan, portavoce Assemblea Permanente contro il pericolo chimico (Marghera)

Utente: chicca
6 / 11 / 2012

Certo che Marghera e’ veramente il simbolo delle contraddizioni .
Lo e’ stata per decenni facendo coabitare nello stesso territorio una delle citta’ piu’ belle del mondo con una delle aree industriali piu’devastanti d’Italia.
Oggi invece e’ il polo di attrazione di progetti previsti per Marghera che si contrappongono e contraddicono tra di loro.

Un esempio per tutti: il palais lumiere ( residenze alberchiere per soggiorni di lusso, scuola di moda ,ecct) da una parte, Alles ed Ex Cral Enichem di via F.lli Bandiera dall’altra.

Immaginiamo per un momento che il progetto dello stilista Pierre Cardin vada a compimento e  lo stesso per Alles ( potenziamento impianto trattamento rifiuti tossico-nocivi);  mentre per l’edificio che ospitava l’ex Cral Enichem ( progetto di recupero dell’area richiesto in questi giorni dal Centro Sociale Rivolta che recentemente ha scritto sulle pareti dell’edificio slogan contro gli spacciatori di eroina che lo frequentano) si prospetta un ostacolo di abbandono senza che nessun progetto per un suo recupero vada in porto. . lo scenario che ci troveremmo davanti sarebbe:

- una fascia di pochi chilometri quadrati dove convivono una torre faraonica - simbolo della ricchezza del tutto avulsa al contesto urbanistico e sociale del territorio - ed un enorme centro di raccolta e trattamento di rifiuti tossico nocivi provenienti da tutta italia i cui ‘’profumi’’ salirebbero fino al 65 piano della torre ed un centro di spaccio di eroina con base l’ex Cral.
Un incubo per tutti compreso per i frequentatori della torre costretti a barcamenarsi tra file di camion carichi di veleni e spacciatori dietro la porta.

- interessi contrapposti : da una parte il business ( quello elegante della citta’ della moda , quello aggressivo dei rifiuti) dall’altra gli interessi di una comunita’ che punta dopo decenni di devastazione ambientale e sanitaria a riqualificare il proprio territorio con progetti che alludono alla riconversione di quest' area.

Il recupero dell’area Ex Cral Montedison - come segnalato dai giovani del Rivolta - ha tutte le caratteristiche per indicare la strada possibile per una nuova Porto Marghera.
L’edificio si trova nel confine tra area urbana ed industriale.
Per anni e’ stato con le sue migliaia di metri quadrati un importante centro sportivo e aggregativo.
Dal 2003 dopo essere stato acquistato dal famigerato Gavioli, (attualmente in prigione per traffico di rifiuti), giace chiuso e abbandonato utilizzato solo come base logistica per tanti spacciatori di droghe pesanti.

Recuperare questo stabile e riconsegnarlo alla citta’ ripristinando le sue funzioni sportive ( la carenza di spazi per lo sport a marghera e’ molto forte) e ludico-sociali, puo’ essere un esempio concreto verso la riconversione di una Porto Marghera segnata ancora da troppe incertezze e lungaggini .

Il sig. Pierre Cardin ha un’ottima opportunita’ per lasciare un suo segno sulla citta’: acquistare l’ex cral montedison e donarlo al comune per farne un centro polifunzionale di servizi sportivi e ricreativi.