«Reddito, salute, ambiente VS Black Friday». Iniziative anche in Italia contro i simboli dell’e-commerce e della grande distribuzione

28 / 11 / 2020

In occasione del Black Fraiday, in tutto il mondo ci sono state iniziative volte a sabotare, bloccare e denunciare i principali simboli dell’e-commerce e della grande distribuzione organizzata. Da un lato Amazon e le altre piattaforme digitali, dall’altro i padroni della GDO hanno fatto della pandemia di Covid-19 un trampolino per generare nuovi profitti e aumentare i dispositivi di sfruttamento, in tutta la filiera della logistica e nei punti vendita.

Basti pensare che Amazon «ha tratto grande vantaggio dalla pandemia grazie a un’organizzazione del lavoro in grado di inserire nuovi lavoratori nei cicli produttivi in modo estremamente rapido, riducendo al minimo la formazione necessaria. Ciò gli permette di sostenere un turn over elevatissimo e di sfruttare al massimo la precarietà del lavoro. In alcune zone degli Stati Uniti ci sono magazzini con un turn over del 200%, il ché significa che un lavoratore dura in media sei mesi»[1].

Anche in Italia ci sono state iniziative in diverse città, lanciate durante l’assemblea telematica di Rise Up proprio al fine di far emergere in maniera chiara le connessione tra l’aumento delle disuguaglianze, la devastazione ambientale e lo sfruttamento del lavoro, che in questa fase stanno aumentando proprio grazie a chi continua ad essere il principale attore di un modello di sviluppo predatorio e consumista. Dai nuovi poli di Amazon ai magazzini e punti vendita delle grandi catane il messaggio è chiaro: questa crisi deve pagarla chi continua ad arricchirsi!

La giornata è partita con il blocco dei magazzini di Alì nella zona industriale di Padova. La mobilitazione, proseguita anche davanti ai supermercati cittadini, è la precipitazione di una lunga vertenza contro la famiglia Canella, proprietaria della catena di supermercati, che da mesi sta attuando una vera e propria rappresaglia nei confronti dei lavoratori iscritti al sindacato Adl Cobas. La rappresaglia di Alì si è particolarmente manifestata dopo che i lavoratori a settembre, con diverse giornate di sciopero, hanno vinto la battaglia per poter avere il diritto ad effettuare assemblee e ad essere rappresentati, diritto che Alì voleva negare. Ai blocchi hanno preso parte anche attivisti e attiviste del centro sociale Pedro che hanno portato solidarietà ai lavoratori e denunciato i nessi tra sfruttamento delle persone e devastazioni ambientali che vedono protagonista la Grande Distribuzione Organizzata.

Black Friday

Nel corso della mattinata sono arrivate alla nostra redazione alcune foto che ritraggono scritte comparse su alcuni supermercati Alì di Padova in solidarietà ai lavoratori.

Black Friday

A Vicenza la giornata di mobilitazioni si è aperta all’alba, con i lavoratori del magazzino Prix di Grisignano di Zoccoiscritti ad Adl Cobas  che hanno scioperato per richiedere risposte e diritti rispetto al loro futuro. Gli stessi si sono poi mossi per raggiungere i lavoratori di Alì in sciopero a Padova. Nel pomeriggio, attiviste e attivisti di Rise Up 4 Climate Justice hanno affisso uno striscione nel campo dove è prevista la costruzione di un polo logistico di Amazon.

Black Friday

A Casale su Sile, in provincia di Treviso, gli attivisti e le attiviste di Fridays for Future, ADL Cobas e dei centri sociali Django, Rivolta e Morion hanno presidiato il luogo nei pressi del quale dovrebbe sorgere a breve il  maxi polo logistico di Amazon, per dire no alla devastazione di 500.000 mq di suolo verde e pubblico. La multinazionale americana, quella che ha più lucrato dalla pandemia, è all'avanguardia della precarizzazione del lavoro tramite capillari tecnologie di sorveglianza, emette più emissioni di CO2 di tutti gli abitanti di un paese come la Svezia, paga una quantità infima di tasse e così facendo ha reso il suo presidente Jeff Bezos l'uomo più ricco del mondo. Come dicono attivist* da tutto il mondo: «make Amazon pay!».

Black Friday

Azioni comunicative anche in diverse città delle Marche, per ricordare come “il capitale non fa sconti”, che parafrasa uno dei motti del Black Friday. «Non siamo tutti sulla stessa barca. La crisi sanitaria, sociale ed economica per il Covid 19 non fa altro che rendere ancora più visibili le enormi disuguaglianze che ci sono nel nostro paese. E rende sempre più evidente una cosa, tanto semplice quanto difficile da nominare: l’unica soluzione è una vera redistribuzione della ricchezza in questo paese» hanno scritto gli attivisti e le attiviste.

Black Friday

Black Friday

Black Friday


[1] Alessandro Delfanti nell’intervento al webinar “Amazon e il Covid-19: Disuguaglianze, ambiente, lavoro"