Circa un centinaio di persone sono scese in piazza questa sera per
manifestare contro i provvedimenti di svendita del bene pubblico, le case
cantoniere nello specifico, in difesa di quel comune che le associazioni di
Casa Bettola hanno costruito in un anno di lavoro.
Attraversando una delle zone del centro storico ad alta densità speculativa
l'iniziativa è proseguita davanti ad un palazzo in disuso dove è stata
denunciata, attraverso manifesti e liberi messaggi in post-ist, la condizione
di migliaia di persone che non possiedono la casa, e di conseguenza le cattive
poltiche abitative che vedono il patrimonio immobiliare vuoto e invenduto, e
quando pubblico privatizzato o gestito tramite logiche privatistiche.
Gli interventi hanno espresso la necessità e la volontà di contestualizzare,
dibattere e criticare la dicotomia pubblico-privato, rilanciando nuove
riflessioni su un approccio di costruzione del contesto sociale che sia comune.
In conclusione sono stati comunicati alcuni aggiornamenti in merito alla casa
cantoniera di via martiri della bettola, che come le altre rischia d'essere
venduta all'asta.
Incontro del 28 luglio 2010 con l'assessore alle Risorse umane ed economico-finanziarie della Provincia di Reggio Emilia, Antonietta Acerenza.
L'assessore Acerenza ha incontrato in data 28.07.2010 il Collettivo Sottotetto, promotore del progetto “Casa Bettola”, e i rappresentanti delle associazioni che hanno utilizzato gli spazi della Casa Cantoniera di via della Bettola, contrari allo sgombero e alla vendita dei beni pubblici, Laboratorio Quarto Stato, Alternativa Libertaria, Animali Sociali e Ya Basta RE.
L'assessore Acerenza, incaricata di seguire la questione, ha informato il collettivo e le associazioni di aver sottoposto il progetto presentato un anno fà e la documentazione relativa alla Casa Cantoniera alla presidente della Provincia Sonia Masini.
L'assessore ha comunicato agli occupanti la volontà della presidente della Provincia di occuparsi personalmente della situazione Casa Cantoniera come unica referente, e che saremo contattati per un ulteriore incontro.
Come associazioni sentiamo l'esigenza di aprire delle trattative che si possano chiamare tali, di riscrivere il progetto Casa Bettola, che nel corso di un anno tramite la partecipazione di altre associazioni si è arricchito di tematiche e competenze.
In attesa della convocazione della presidente della Provincia , le attività all'interno della Casa Bettola, continueranno in un percorso di partecipazione attiva in città per la difesa dei beni comuni.
Collettivo Sottotetto, Laboratorio Quarto Stato, Alternativa Libertaria, Animali Sociali e Ya Basta RE.