Dopo
gli articoli pubblicati sul Giornale di Vicenza in questi giorni
riguardanti l'iniziativa del 4 Gennaio, messa in atto per contestare la
presenza di Forza Nuova a Thiene, riteniamo assolutamente opportuno e
doveroso rispondere alle dichiarazioni confuse e fuorvianti apparse
sulla stampa locale.
Quel che a noi
appare allucinante è che il dibattito si è incentrato esclusivamente su
aspetti marginali, come la presunta "antidemocraticità" dell'iniziativa,
ed il grande risalto dato alle denunce, tralasciando invece
completamente l'intero contesto in cui questa azione si è sviluppata, ed
il problema centrale che ha causato le varie mobilitazioni.
Vogliamo infatti ricordare che il tutto è iniziato con il presidio
dell'8 dicembre, che aveva già largamente dimostrato come la presenza di
Forza Nuova a Thiene non era ben voluta. A seguito di questa prima
iniziativa, in cui già era stato chiesto a gran voce che non venissero
concessi ulteriori spazi ai fascisti forzanovisti, anche attraverso un
appello sottoscritto da più di 200 fra persone e realtà associative, la
risposta delle autorità è stata invece quella di una totale
indifferenza.
A fronte di tutto ciò, ci è parso opportuno mettere in
atto l'iniziativa di sabato 4 gennaio, attraverso la quale abbiamo
voluto mettere in evidenza la nostra contrarietà al fatto che le
autorità preposte abbiano concesso a Forza Nuova la possibilità di
presenziare ancora a Thiene, in pieno centro storico, mantendo così un
atteggiamento ambiguo nei confronti di questo movimento fascista,
razzista e xenofobo.
Il nostro blitz, assolutamente pacifico e
colorato, che non ha recato alcun danno, è stato invece criminalizzato,
grazie anche alla discutibilissima gestione del comandante Scarpellini,
che ha alimentato una tensione ingiustificata al termine dell'iniziativa
con il suo comportamento da sceriffo.
Forse anche a causa di
questo, è montato un clima di ostilità verso la nostra iniziativa che ha
portato ad alcune dichiarazioni, come quelle del presidente thienese
dell'Ascom, che ci definisce antidemocratici, oltre ad incolparci di
aver spaventato i clienti dei negozi del centro, che quindi non
avrebbero fatto acquisti, quando invece la vera causa dei mancati affari
è da ricercare nella crisi economica.
Chiamato in ballo dall'Ascom,
il sindaco Casarotto, arrampicandosi sugli specchi, nega ogni sua
responsabilità nella vicenda, e ci bolla anch'esso come antidemocratici.
Riteniamo che, oltre a tentare di giustificarsi nei confronti dei
commercianti, il sindaco, "paladino della democrazia", dovrebbe
innanzitutto preoccuparsi di non dare spazi nella sua città a chi è
fascista e quindi con la democrazia non ha nulla a che vedere, dato che
questi personaggi si sono più volte macchiati di aggressioni verso
immigrati, rom, o cittadini che semplicemente hanno delle idee politiche
diverse, così come esposto da noi con la mostra affissa durante l'
"occupazione" simbolica del municipio di Thiene.
Proprio perchè non
vogliamo che questo accada anche nei nostri territori, così come
avveniva fino a non molti anni fa, ribadiamo quindi che noi ci
mobiliteremo ogni qualvolta ci sarà da contrastare il fascismo, che il
sindaco lo voglia oppure no.
Per quanto riguarda infine le
dichiarazioni di alcuni esponenti politici locali, che stanno prendendo a
pretesto l'iniziativa del 4 gennaio per chiedere la chiusura del Csa
Arcadia o per criminalizzarci strumentalmente, l'unica cosa che ci
sentiamo di dire è che hanno perso l'ennesima occasione di tenere la
bocca chiusa.
Ci appelliamo inoltre a tutte le forze
democratiche che hanno contribuito con il sangue dei loro padri a
difendere la democrazia e a definire la Carta Costituente, ad esprimersi
pubblicamente sulla questione, in modo da riportare la discussione sui
fatti, in relazione ai contenuti etici e morali, come la salvaguardia
delle persone e delle differenze, la solidarietà e il rispetto fra
persone, i diritti per tutti.
Tutta la letteratura e la storia di
Forza Nuova va invece in direzione contraria e infrange la legge n.
645/1952 che sanziona chiunque faccia la costituzione di
un'associazione, di un movimento o di un gruppo avente le
caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del
disciolto partito fascista, oppure chiunque pubblicamente esalti
esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità
antidemocratiche.
L' Antifascismo costituisce uno dei pilastri delle società libere.
Csa Arcadia
Replica alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dopo l'iniziativa contro Forza Nuova a Thiene del 4 gennaio
7 / 1 / 2014