Revamping Italcementi a Monselice (PD), vittoria dei comitati

I comitati “Lasciateci Respirare” ed “E noi?” vincono il ricorso al TAR contro il progetto Revamping della multinazionale Italcementi in pieno Parco dei Colli Euganei, con una sentenza che ne riconosce il ruolo.

20 / 5 / 2011

La sentenza del 10 maggio 2011 pubblicata integralmente sul sito del Comitato Lasciateci Respirare ha accolto il ricorso presentato dai comitati“Lasciateci Respirare” ed “E noi?” riconoscendo il progetto come incompatibile con il piano ambientale del Parco dei Colli Euganei e quindi dichiarando nulli tutti gli atti che in questi mesi sono stati emessi dagli enti locali in forza della delibera favorevole del Parco. Con questa sentenza vengono confermate le irregolarità amministrative denunciate da più parti e che sono spesso state la spinta iniziale di opposizione al progetto Revamping, percepito da moltissimi cittadini della bassa padovana come una decisione già presa da pochi sulle teste di tutti e con un iter approvativo veloce e incontrastato in maniera quantomeno sospetta ricostruito in tutti i suoi tasselli con il lavoro dei comitati che l'hanno portato fino al ricorso al TAR, vincendolo.

Tuttavia il percorso dei cittadini e dei comitati, che ad oggi sono anche denunciati per diffamazione dalla multinazionale del cemento che tenta di delegittimarne il ruolo ma soprattutto di fare sentire tutto il proprio peso con una richiesta di danni da 160.000,00, ha assunto nel tempo e assume sempre più le caratteristiche di una mobilitazione che non si accontenta di aver “ristabilito la legalità” con l'ottenimento di questa sentenza. La lotta “particolare” contro il Revamping, simbolo di uno “sviluppo” e di decisioni sul futuro (il progetto prevede un arco temporale di altri quarant'anni) imposto, non condiviso né partecipato si intreccia con quella degli altri comitati di questa zona, fortemente provata dal punto di vista ambientale e che da più parti viene denunciata come a rischio di diventare la pattumiera del Veneto.

La forza e il futuro di queste lotte stanno infatti nel porre e proporre con forza, tanto all'attenzione dei cittadini, quanto alle amministrazioni coinvolte, la necessità di guardare al territorio ed alle sue risorse in maniera completamente diversa. Esiste un panorama locale che rispecchia fortemente quello generale della crisi, con una realtà sindacale arroccata sulla difesa dello alternative possibili solo all'interno dell'attuale sistema produttivo e del progetto presentato da Italcementi e proprio su questo “impasse occupazionale” i comitati sottolineano la necessità di una coraggiosa inversione di tendenza, di uscire dal percorso che fino ad ora è stato segnato dalla necessità di aver bisogno del cemento e di produrre cemento ad ogni costo per i lavoratori e per il territorio, per costruire le alternative che liberino tutta una comunità da questa scelta obbligata.

In questo senso le realtà coinvolte sono convinte che il progetto Revamping sia incompatibile non solo con il piano ambientale del Parco dei Colli Euganei come sentenziato dal TAR, ma più in generale con la possibilità di progettare e costruire un futuro diverso per il proprio territorio ed i suoi abitanti.

No Revamping Monselice (PD)