dal Resto del Carlino del 13 settembre 2010

Rimini - Aggredirono un venditore ambulante. Sette vigili alla sbarra

Chiusa l'inchiesta, il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli agenti coinvolti. "L'ambulante africano fu percosso, processate i sette vigili urbani"

13 / 9 / 2010

Rimini, 13 settembre 2010 - Chiesto il rinvio a giudizio per i sette agenti della Polizia municipale, coinvolti nel caso del senegalese che ha denunciato di essere stato colpito da un pugno, nel corso di un servizio di antiabusivismo. Dei sette solo uno, il presunto autore materiale, è imputato di lesioni, mentre gli altri, tra cui anche un dirigente, di falso ideologico, per averlo è coperto redigendo e firmando verbali non corrispondenti al vero.

I fatti risalgono all’agosto del 2008, quando l’abusivo, 37 anni, viene sottoposto a un controllo e trovato con una sacca piena di merce. Al momento del sequestro, l’immigrato si agita, ma secondo la versione della Polizia municipale non accade nulla di particolare. Certo è che il senegalese si fa accompagnare subito dopo al pronto soccorso con due denti in mano. E lì racconta ai medici che a buttarglieli giù è stato un agente con un pugno, mentre un collega lo teneva fermo.

Una versione che poi modificherà, sostenendo che quello che aveva indicato come complice, si era invece già allontanato. Il senegalese, rappresentato dall’avvocato Maurizio Ghinelli, sporge denuncia contro la Polizia municipale. Gli agenti del nucleo in servizio quel giorno, sentiti come persone informate sui fatti, esludono assolutamente l’aggressione, nessuno, assicurano, ha toccato quell’uomo. Resta da chiarire però come l’extracomunitario abbia perso quei due incisivi. Il giudice dispone così una perizia, e alla fine degli accertamenti l’esperto conclude che il senegalese ha una dentatura sana e non soffre di patologie odontoiatriche che possano avere portato alla caduta dei denti. Secondo il perito, la lesione può essere compatibile con un trauma, un pugno o una forte pressione. Nel frattempo i vigili vengono iscritti nel registro degli indagati, incluso il il dirigente che comandava quel nucleo. Anche se non era presente ai fatti, secondo il pubblico ministero avrebbe controfirmato i verbali dei suoi uomini che non corrispondevano alla verità.

Una volta indagati, gli agenti si avvalgono della facoltà di non rispondere e lasciano che siano i loro difensori a sottolineare il fatto che se il senegalese avesse davvero ricevuto un pugno, la sua maglietta sarebbe stata sporca di sangue, e soprattutto avrebbe dovuto avere il labbro spaccato. Ma al pronto soccorso, sottolineano, non hanno trovato alcuna ferita alla bocca. Il pubblico ministero, Paolo Gengarelli, non sembra però avere dubbi, i vigili hanno mentito, uno negando di avere colpito il senegalese, gli altri redigendo verbali falsi, per avvallare la sua versione e coprirlo. Di qui la richiesta di rinvio a giudizio per tutti e sette gli agenti.
L’udienza preliminare è stata fissata al gennaio del 2011.

Servizio Etv Rimini del 28 agosto 2008 quando avvenne il pestaggio