La pratica dell'autogestione e della produzione culturale fuori dal mercato del divertimentificio riminese

Rimini - FacciAMOci spazio. La terra dell'eccesso vuole pecore non leoni!

Solidarietà a SunTribe e ai giovani denunciati

4 / 6 / 2013

Nella terra dell'eccesso, della trasgressione che si è fatta mercato tutto quello che si muove dentro il terreno dell'aggregazione e della produzione musicale e culturale deve essere coptato dal mercato. Se così non è si passa alla repressione vera e propria, repressione accompagnata, come sempre, da stigmatizzazione mediatica. Si legge, infatti, sui giornali locali che domenica mattina è stato sgomberato un RAVE party in una frazione del comune di Rimini nei pressi della zona fluviale. 

Prontissimo l'intervento dei carabinieri: 32 denunce per invasione di terreni demaniali.

Guardando un po' oltre la lente della retorica sicuritaria per qui la parola rave party è utilizzata nella comunicazione di massa al pari di punkabbestia, vu cuprà, prostitute e antagonisti,  è quindi guardando oltre la governance finanziaria ed economica - che ci vuole come pecore, pronte per essere silenziosamente sfruttate fra lavori precari e stagionali nonchè meri consumatori dei locali rivierasci - si scopre invece che dietro la festa si cela un bel PROGETTO.

Certo, un progetto che non nasce con una vocazione dichiaratamente conflittuale e politica, ma un progetto che produce ed ha prodotto, a nostro avviso, un processo di rottura con il mercato del divertimento e di soggettivizzazione collettiva e comune, proprio lì dove il mercato e la riminizzazione producono isolamento sociale, dipendenze patologiche, frammentazione e vuoto culturale.

Per queste ragioni sosteniamo ed esprimiamo la nostra solidarietà ai promotori del progetto Suntribe, che hanno dimostrato che anche senza soldi, finanziamenti e sovvenzioni comunali o sponsor è possibile produrre cultura e, soprattutto, qualcosa di buono per la città e per i tanti giovani che la attraversano, magari stanchi di una città che oltre al divertimentificio offre solo desertificazione sociale e militarizzazione. 

Con un pensiero alla Turchia dove per la difesa di un parco pubblico dalla speculazione e rendita edilizia (ultimo tassello di una politica spregiudicata) c'è un popolo intero che lotta...

Lab.Paz Project - Campagna FacciAMOci Spazio

Cos'è il progetto Suntribe (dalla loro pagina facebook)

Il Progetto Suntribe nasce come risposta concreta al diffuso sentimento d'insofferenza per la situazione della riviera. L'insofferenza è dovuta all'evidente stagnazione del panorama culturale e musicale riminese.


I locali e le discoteche di tendenza stanno comprimendo gli spazi dedicati alle realtà più squisitamente underground e alternative, lasciando così a margine le band emergenti, le situazioni musicali e i progetti culturali alternativi.


In questo senso il Progetto Suntribe si propone di andare contro corrente partendo dall'impalcatura stessa del progetto e dei modi in cui questo intende operare.


Il Suntribe Project sta tentando, da un lato di avviare una logica che segue l’"Open Space Technology" come mezzo di confronto per la fioritura delle idee sfruttando le realtà dei workshop e meeting partecipati, e dall'altro si propone di abbracciare la filosofia del "Party Mobile" come possibilità di cambiare il modo di concepire gli eventi nella loro dimensione più prettamente spaziale.

L'intenzione, in questo caso, è quella di rompere la concezione classica di spazio dei luoghi di aggregazione abituali(locale o club) per dare vita ad un “luogo” dinamico, mobile. Fornendo uno spazio che consegni lui stesso e la sua fruizione la possibilità ai giovani di sganciarsi dalle logiche dei club e dai locali.


Uno spazio, insomma, aperto a tutti, che favorisca la libera circolazione delle idee, la conoscenza di un mondo che sia altro da quello conosciuto e che sia aperto a tutti.
Un luogo dove poter far germogliare proposte culturali diverse e vedere affiorare nuovi talenti musicali e/o artistici.


Progetti intesi come costanti “work in progress” che approdano e finalizzano l’esperienza collettiva nell'esibizione dal vivo di Dj, musicisti e artisti.