Uniti contro la crisi

Rimini - Il vostro presente è il nostro futuro – no ai tagli all’Officina Locomotive

9 / 6 / 2011

Oggi, 9 giugno 2011, studenti, precari e operai si sono trovati fianco a fianco contro la chiusura del 30% dei reparti dell’Officina Locomotive. Forti di un’interazione che a Rimini non si vedeva da anni siamo riusciti a trasmettere alle autorità il nostro messaggio: basta tagli al reddito. L’abbiamo urlato attraverso la nostra presenza alla catena umana indetta dai sindacati e dai lavoratori, condividendo ragionamenti al megafono e dispiegando il nostro striscione nel presidio nei pressi dell'ingresso delle Officine.

La chiusura di un intero reparto e il probabile trasferimento di alcuni dipendenti della stazione nei siti produttivi di Bologna significa un taglio di buona parte di futuri posti di lavoro destinati agli attuali studenti che usciranno dalle scuole professionali (ITIS, Alberti, Zavatta). La lotta di oggi non esula dal percorso che stiamo vivendo da ottobre: i tagli alla scuola sono i tagli al lavoro, ed il precariato è un’ombra minacciosa che incombe sulla testa di tutti, a prescindere dai settori e dall’orientamento politico.

Che futuro si prospetta ad uno studente che esce da un istituto professionale, che vede gli operai dell’SCM in cassa integrazione e un intero reparto di uno dei più importanti settori metalmeccanici a Rimini? Che futuro si prospetta ad un liceale o universitario laureato che si trova precario a vita?

La precarietà è un ricatto. Lo sfruttamento un orizzonte comune per tutti e tutte.

È per questo che siamo scesi in strada oggi, è per questo che abbiamo marciato insieme il 6 maggio sciopero generale, perché crediamo che la costruzione dell’ alternativa sia possibile solo all’interno di un percorso di interazioni fra studenti e lavoratori.

Oggi è il punto di partenza per una lunga serie di nuove e forti mobilitazioni in questo territorio. Il vostro presente è il nostro futuro.

Reddito per tutti! Collettivo Studenti Rimini

Rimini - Presidio Officine Ferrovie, operai e studenti uniti contro i tagli