Ripartiamo da Cremona per riprenderci tutto #EmilioResisti

19 / 1 / 2015

Intorno alle 19.30 di domenica una cinquantina di fascisti, sia appartenenti a Casapound Cremona sia numerosi volti noti della destra neofascista di Brescia e Parma, arrivati in città con il pretesto della partita Cremonese-Mantova, ha assaltato il Centro Sociale Autogestito Dordoni di Cremona.

Un vero e proprio agguato premeditato che, nonostante la tenace resistenza dei compagni, ha ridotto in condizioni gravissime Emilio, storico attivista della città, che ora lotta in ospedale tra la vita e la morte, provando a vincere la battaglia più difficile.

Esprimiamo la massima solidarietà ai compagni e alle compagne che abbracceremo sabato 24 a Cremona per la manifestazione nazionale antifascista. 

Quello che è accaduto va però inserito in un quadro più ampio, che non può essere assolutamente ridotto, come la retorica dell’informazione mainstream prova a fare anche questa volta, a scontro tra opposte fazioni politiche. 

La verità è solo una ed innegabile: Casapound sta progressivamente assumendo agibilità perché è diventata la manovalanza di un partito, la Lega Nord, che avanza nel dibattito pubblico cavalcando le pulsioni più basse che, nella crisi, animano il corpo sociale: razzismo, xenofobia, odio etnico, omofobia. Ci appaiono significative le dichiarazioni di Salvini che definì “presenza gradita” la partecipazione di Casapound alla manifestazione leghista a Milano “Stop Invasione”, o il sostegno di Borghezio alle rivolte di Novembre contro gli immigrati nella periferia romana di Tor Sapienza. In questo contesto i neofascisti sentono e sanno di poter agire indisturbati: come Daniele de Santis, l’assassino di Ciro Esposito, hanno compreso di avere “santi in paradiso”, che li proteggono e li legittimano, a suon di finanziamenti e appoggio politico.

Da quando è nato il collettivo antifascista VersuS ci siamo posti come primario obiettivo quello di rovesciare la retorica che la Lega Nord e i suoi amici costruiscono per farsi campagna elettorale: dopo anni di insulti al Meridione ed alla nostra città, questi vengono individuati come possibili bacini elettorali. Ma speculatori e ciarlatani avranno il trattamento che meritano.

Siamo antifascisti ma anche fieramente meridionali e ci batteremo sempre contro chi prova ad alimentare narrazioni razziste e xenofobe perché sappiamo bene che i nemici sono altri: quella classe dirigente che da un secolo e mezzo relega il Sud a colonia interna, e i neofascisti tutti che, come sempre e per sempre, si confermano braccio armato dei potenti.

È necessario tornare a coordinare le lotte antifasciste ed anti-leghiste non solo a livello cittadino ma nazionalmente, smettendola di correre dietro alle emergenze che questi topi di fogna dettano quando sbucano dal sottosuolo. È necessario che l’antifascismo ritorni a parlare con la gente comune che, oramai, in televisione vede più Salvini che quiz a premi. 

Ritornare prepotentemente nelle strade non solo nelle occasioni che ci danno le manifestazioni ma recuperando piazze, strade e quartieri popolari con le nostre idee e i nostri linguaggi, che parlano di riscatto vero contro le menzogne della Lega e dei fascisti.Ripartire da Cremona per riprenderci tutto, per cacciarli tutti.

Forza Emilio, viva l’antifascismo!

Collettivo Antifascista VersuS