Comunicato di adesione alla manifestazione provinciale a Reggio Emilia del 9 ottobre 2010

Riprendiamoci tutto

Pensare la formazione come bene comune

29 / 9 / 2010

Un’iniziativa come quella del prossimo 9 ottobre, a Reggio Emilia, è uno dei tasselli indispensabili per la costruzione di una nuova modalità di discussione e condivisione delle problematiche che investono le vite di tutte e tutti.
Colonna portante delle manifestazione è la difesa del sapere che, tramite la riforma scolastica ed universitaria del ministro Gelmini, è stato barattato con la costruzione di celeberrime opere “pubbliche”, armamenti e guerre, politiche del terrore che si sposano a repressione e discriminazione.
Rinunciare al sapere e alla formazione, significherebbe, automaticamente, perdere le coordinate nelle azioni di difesa del bene comune, della dignità, della vita stessa.
Significherebbe lasciar perdere l'idea di un sistema sociale, economico, politico, dove la possibilità di autodeterminarsi non sia un'eccezione o un privilegio, ma una regola.
Il filo spinato sulle recinzioni che strangolano i diritti aumenta di giorno in giorno e, queste barriere impossibili da aggirare e difficili da scavalcare, bisogna trovare il modo di abbatterle definitivamente. L'arco di azione dei movimenti non deve essere limitato a spazi e tempi circoscritti, deve coincidere con l'interezza di un nuovo vivere sociale.
Il collante di questa nuova ricomposizione non è altro che la cultura, il sapere incorrotto, libero, fruibile, veicolato da una struttura scolastica degna, nella quale chi vi lavora o studia possa avere la possibilità di esprimere i propri talenti.
Battersi per un sapere che possa andare a contaminare ogni ambito dell’esistenza, significa mettere in campo pratiche reali per la costruzione di un comune nel quale ci si possa riconoscere ed agire.
In questo senso è necessario attraversare questa giornata, per la difesa di quello che è un bene comune fondamentale e con esso di tutti i beni comuni.
Occorre leggere le lotte e metterle in relazione tra loro, partendo dalla realtà territoriale che viviamo, fino ad appuntamenti nazionali, il primo è quello del 16 ottobre a Roma “Uniti contro la crisi”, per arrivare a quelli internazionali, come le mobilitazioni sulla giustizia sociale e climatica di Cancun in Dicembre.

Non lasceremo il nostro futuro nelle mani di qualcun'altro!
Ci riprenderemo quello che ci spetta!


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