Roma - Smash BCE, make our Europe!

Studenti e precari della ricerca contestano Mario Draghi, invitato dalla facoltà di Economia della Sapienza di Roma per tenere una lectio magistralis su Federico Caffé

24 / 5 / 2012

Questo pomeriggio, nella Facoltà di Economia dell’Università La Sapienza, centinaia di studenti, studentesse e docenti hanno contestato la presenza di Mario Draghi, invitato a tenere una lezione di politica economica su equità, welfare e crescita, in occasione del convegno in ricordo di Federico Caffè.
Solo pochi giorni fa a Francoforte decine di migliaia di persone hanno contestato le politiche di austerità della BCE, le quali sembrano tener davvero in poco conto le lezioni del Prof. Caffè.
Oggi gli studenti e le studentesse della Sapienza sono tornati a denunciare questa insostenibile gestione della crisi economica e non smetteranno di farlo fino a che un’altra idea di Europa, a misura di tutt*, oltre e contro i diktat della finanza, non divenga davvero possibile.

Come prevedibile, decine e decine di unità tra carabinieri e polizia hanno bloccato sin dalla mattina gli accessi alla facoltà e alla mensa, ostacolando il  regolare svolgimento dell’attività universitaria e la possibilità di usufruire di quei pochi servizi ancora rimasti.
Lo schieramento di polizia e carabinieri in assetto antisommossa a difesa del “Re” d’Europa, indica la presuntuosa intenzione di ostentare una qualche capacità di controllo su quei movimenti e su quelle istanze sociali che, semplicemente, rivendicano il diritto a un futuro degno.

Ma gli studenti e le studentesse oggi non si sono lasciati intimorire da tale presunzione: passando dalle entrate laterali, le uniche non presidiate dalle forze dell'ordine, sono riusciti a raggiungere l’aula in cui si stava svolgendo il convegno e a contestare quindi la lectio al grido di “FIGHT AUSTERITY, MAKE SOCIAL EUROPE! DRAGHI QUI NON SEI BENVENUTO!”.

La gestione scomposta della polizia che ha dapprima manganellato gli studenti nei corridoi della facoltà, per poi “sequestrarli” entro il recinto dell'edificio per più di due ore, mostra la paura che questo governo tecnico nutre nei confronti di qualsiasi forma di dissenso.

Le politiche economiche finora adottate, il Ddl sulla riforma del mercato del lavoro, tra poco oggetto di discussione in parlamento, mostrano come questo governo non abbia alcuna intenzione di cambiare rotta.
E' una scelta assolutamente politica, tutt'altro che tecnica, quella di voler continuare a rimediare alle voragini del debito create dalle speculazioni bancarie, finanziarie e assicurative, dissanguando i fondi pubblici, distruggendo anche l'ultimo brandello di welfare rimasto e aumentando sempre più drammaticamente le disuguaglianze sociali.

Quando una democrazia non è in grado di confrontarsi con il dissenso e ha bisogno di militarizzare l’università vuol dire che si è superato un punto di non ritorno molto pericoloso.
Proprio dall'urgenza di una nuova e reale democrazia bisogna ripartire, per aprire uno spazio capace di denunciare le politiche di questo governo e del governo “austero” della BCE e, soprattutto, per costruire un'altra Europa.

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Roma 24.05.12 - Contestazione a Draghi

La polizia carica gli studenti