Roma - Trasformati in firme gli arresti domiciliari per 7 attivisti del movimenti di lotta per la casa, tolte le misure ad atri 10

6 / 3 / 2014

Sono state trasformate in firme gli arresti domiciliari a cui erano sottoposti gli attivisti romani.

Ieri si era svolto un presidio sotto il Tribunale e in serata c'è stata la notizia della decisione.

Un'altra vicenda che dimostra quanto sia importante continuare la mobilitazione generale contro ogni tentativo di trasformare le lotte in provvedimenti giudiziari e di criminalizzare i movimenti.

Liberi tutti!

Di seguito la nota tratta dal sito del Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa

Il tribunale del riesame di Roma ha scarcerato gli attivisti del movimento per la casa arrestati e costretti ai "domiciliari" - o sottoposti ad altre misure "cautelari" - per la manifestazione e i tafferugli del 31 ottobre.

Tra loro, naturalmente, Paolo Di Vetta, Luca Fagiano, Ivano, Giovannino, Nicola, Mattia e Federico.

Fuori del tribunale, da stamattina era attivo un folto presidio di attivisti e famiglie occupanti vari stabili nel comune di Roma. Ad un certo punto tutti i "cautelati" erano stati rispediti a casa in attesa della sentenza. Poi, nel pomeriggio, i carabinieri sono andati nelle loro abitazioni per notificare la decisione del tribunale.

Nel dispositivo si legge che è caduta l'assurda accusa di "rapina" - l'unica che giustificasse gli arresti - e quindi per i sette ai domiciliari è scatta la liberazione con obbligo di firma, mentre per gli altri 10 - che erano appunto in quest'ultima condizione - è stata disposta la libertà senza altre restrizioni. 

LIBERI TUTTI!!