Giovedì 7 aprile h.20:00 Yo Migro presenta "Storie di Ponte, storie sbagliate"

Roma - Voci dal più grande CIE d'Italia, tra vecchie e nuove forme di confinamento

Incontro con Be Free cooperativa, autrici di "Storie di Ponte e di Frontiera", e con Medici per i Diritti Umani, autori del rapporto e della graphic novel "Una storia sbagliata: il Cie di Ponte Galeria". Aggiornamenti dalla campagna Welcome

5 / 4 / 2011

Era tunisina Nabruka Mimuni, la donna che tra il 6 e il 7 maggio del 2009 si impiccò a Ponte Galeria, nel bagno del più grande CIE d’Italia. E in Tunisia sarebbe stata deportata il giorno seguente, dopo oltre vent'anni di residenza stabile nel nostro paese, grazie agli accordi rinnovati dall'Italia proprio nel 2009 con il dittatore Ben Alì. Quegli stessi accordi che Maroni e Berlusconi vorrebbero imporre a suon di minacce e monetine al governo di transizione tunisino, come se fossero i padroni della sponda sud, oltre che di quella nord.

A oltre un anno dall'entrata in vigore del Pacchetto Sicurezza, che ha prolungato a sei mesi la reclusione nei Cie, ora che il Mediterraneo esplode e i popoli del Maghreb e del Mashrek si sono ribellati per affermare il diritto a vivere dignitosamente nei propri paesi, come anche il diritto di scegliere di migrare per costruire altrove il proprio futuro, il delirio securitario si dimena in colpi di coda fatti di vecchie e nuove forme di confinamento. La violenta macchina organizzativa si mette in moto, pronta a imprigionare la dignità e i diritti all’interno di campi, che siano complessi para-carcerari o tendopoli recintate, CIE o CAI, che si trovino a Ponte Galeria, Manduria o Civitavecchia, in un contesto dove la logica della presunta emergenza giustifica tutto.

A Roma, dopo i trasferimenti illegittimi dal CARA di Castelnuovo di Porto, il CIE di Ponte Galeria scoppia e ribolle. Funzionante dal 1998, negli anni il più grande Cie d’Italia è stato teatro di rivolte, fughe e proteste, a fronte delle condizioni inumane di detenzione e degli abusi che quotidianamente scandiscono la vita del centro, gestito della Croce Rossa prima e del consorzio Auxilium poi. Le ultime tensioni solo pochi giorni fa, dopo l’arrivo di oltre cento tunisini tradotti da Lampedusa, che si vanno ad aggiungere alle vittime di tratta, ai truffati dalla sanatoria e alle tante, troppe persone strappate nel corso del tempo dalle strade e dai punti di snodo della capitale.

Giovedì 7 aprile allo Strike SpA, per discutere di forme campo e metodi di confinamento, di come questi siano cambiati negli ultimi anni e di come si stiano ulteriormente inasprendo, incontriamo:

Avv. Carla  R. Quinto, Francesca Esposito, Francesca De Masi

Be free cooperativa, co-autrici del libro Storie di Ponte e di Frontiere a cura di Oria Gargano (Befree Sapere Solidale, 2010)

Marie Aude Tavoso

Medici per i Diritti Umani, autori del rapporto e della graphic novel Una storia sbagliata: il Cie di Ponte Galeria

Avvocato Salvatore Fachile

Nel corso della serata, aggiornamenti dalla campagna Welcome

A seguire live Angolo Giro | musiche per capi colorati
In apertura aperitvo con-dito | cucina sfiziosa

Storie di Ponte e di Frontiere

Con la volontà di condividere e capire cos'è il C.I.E., le storie delle donne che vi sono trattenute, i percorsi della tratta di essere umani, la prostituzione forzata e lo sfruttamento. Per conoscere le vicende che stanno dietro/davanti/dentro i percorsi migratori, per capire il ruolo fondamentale della Libia nella tratta e per dare la possibilità a tutti di trasformare e di sentire respirare un posto desolato come Ponte Galeria, perché dentro quei muri sono imprigionati migliaia di volti e di storie.

BeFree, Cooperativa Sociale contro Tratta, Violenza e Discriminazioni, nasce nel febbraio del 2007 e dal 2008 cogestisce il progetto Prendere il Volo, attraverso cui svolge uno sportello di consulenza e assistenza psicologica e legale all'interno del Cie di Roma Ponte Galeria. Nel 2010 ha fondato la Casa Editrice BeFree – Sapere solidale, per dare voce alle esperienze delle donne incontrate nel corso del tempo e diffondere la documentazione raccolta grazie al costante lavoro di inchiesta e monitoraggio dal basso. Storie di Ponte e di Frontiere è la loro prima pubblicazione.

Una storia sbagliata

Rapporto di Medici per i Diritti Umani sul Centro d’identificazione ed espulsione di Ponte Galeria, pubblicato nel Novembre 2010 e adattato nel 2011 in forma di graphic novel, con le illustrazioni di Guido Benedetti. Le tavole sono una memoria visiva della visita effettuata da Medu al Cie di Ponte Galeria il 14 ottobre 2010, durante la quale gli operatori di Medu non furono autorizzati a riprendere immagini fotografiche della struttura.

Medici per i Diritti Umani Onlus è una organizzazione umanitaria e di solidarietà internazionale senza fini di lucro. Nell’ambito del programma “Osservatorio sull’assistenza socio-sanitaria per la popolazione migrante nei CPTA/CIE” avviato nel 2004, gli operatori di Medu hanno potuto visitare i centri di Modena (La Marmora), Foggia (Borgo Mezzanone), Lecce (Regina Pacis), Torino (Via Brunelleschi) e Roma (Ponte Galeria).


Strike SpA - Spazio pubblico Autogestito

Via Umberto Partini 21, Casalbertone/Portonaccio (Roma)
Metro B Tiburtina. Bus: 409, 545