Schio, 9/10/2010

Schio, c.s.Arcadia

Work in progress

9 / 10 / 2010

Nel lontano 2001 uscivamo da un’esperienza, quella di Genova, che ci ha formati, arricchiti, cambiati. In quello stesso anno il centro sociale “Ya Basta!” di Vicenza venne raso al suolo. Ma lo slogan che dicevamo in quei giorni, “Demolite i nostri muri...aumentate i nostri sogni!”, lo gridiamo con ancora più forza in questi tempi.

 

Oggi più che mai, infatti, ne abbiamo il riscontro concreto. Alcuni di quei sogni si sono avverati: anni e anni di battaglie, lotte e occupazioni ci hanno visti uniti nei momenti di crisi. Questo slogan ha significato l’inizio di un qualcosa che è andato ad inceppare i fenomeni del ricatto generati da coloro che oggi sfruttano la crisi ai danni di chi invece la subisce in ogni sfera del quotidiano.

 

In questi anni si è sentita l'esigenza di camminare sui nostri territori, allargando i raggi d'azione in una città che sembrava sempre più stretta, a causa delle enormi contraddizioni che si andavano a creare e, nonostante il down fisiologico di un'esperienza che si andava trasformando (perchè è utile ricordare che niente finisce ma tutto si trasforma), abbiamo iniziato un altro cammino in quel territorio dell'altovicentino ai piedi delle montagne.

 

Ed è stato proprio a Schio, sotto il monte Pasubio, che siamo riusciti a realizzare alcuni dei nostri sogni, dei nostri bisogni e dei nostri desideri.

La prima occupazione, nell’aprile 2007, ci ha portati a decidere di prendere uno spazio in affitto. La voglia di autonomia e autogestione andava al di la di ogni cosa, e probabilmente anche a causa della nostra ingenuità siamo stati raggirati dalla giunta comunale. Questo è stato un errore, sì, ma dagli errori si impara: più ci si spinge oltre il limite imposto, più alto è il rischio di commettere errori, ma è anche vero che siamo sempre più attrezzati per prevenire i nostri sbagli e crescere su di essi.

Sì, siamo cresciuti, ma non invecchiati: vecchi sono soltanto coloro che non sentono più al proprio interno la voglia di mettersi in discussione e ricercare al proprio interno quella voglia di cambiare qualcosa in questi territori.

Le difficoltà ci sono sempre, la gestione di un centro sociale e delle lotte che esso implica non ci rendono certo la vita facile, ma vincono sempre le battaglie e gli obiettivi comuni, e lo constatiamo ogni giorno nell’osservare i nostri sogni che crescono.

 

L'esperienza in affitto ci è servita molto. Ora ci prepariamo a dare una nuova casa ad Arcadia, questa volta in assegnazione, perchè non ci siamo mai trovati bene a costruire fortini o a piantare bandierine. Al contrario, ci siamo sempre mescolati: la nostra identità non è recintata, la nostra identità è slegata, viva e pulsante, ed esprime costantemente indipendenza e libertà.

Nella necessità di rivendicare tutto ciò che ha dato un piccolo capannone di 300 metri quadri ad una cittadina di 40.000 abitanti, a dare la svolta è stata una semplice assemblea pubblica: centinaia di cittadini scledensi si sono riuniti per discutere il futuro del centro sociale, inteso come bene comune, come proprietà collettiva della città in senso politico, culturale, sociale. Aprirci all’esterno non ci ha indeboliti, anzi ci ha resi più forti, e ha determinato radicalmente i rapporti con l’amministrazione e con la città.

 

Per questo il nuovo spazio Arcadia, riconosciuto come bene comune della città, avrà la possibilità di diventare altro ancora, di trasformarsi ancora, di maturare ulteriormente. La nostra forza è essere imprevedibili, è lasciare sempre una porta aperta ai sogni e a coloro che vogliono realizzarli.

Partiremo infatti da una campagna comune, “COSTRUIAMO INSIEME ARCADIA”. In questi mesi le nostre porte saranno aperte a chiunque voglia costruire e dare vita al prossimo centro sociale, che sarà caratterizzato dal contaminarsi, dal mettere le nostre vite in comune, dallo scambiarsi idee, esperienza e saperi.

 

E’ necessario storicizzare e analizzare gli avvenimenti, le fasi politiche, gli eventi, ma è fondamentale non dimenticare i sogni che abbiamo costruito, le soddisfazioni che ci siamo presi e la passione che ci ha spinti a lottare assieme.

 

SPAZIO ARCADIA