Schio -Seminiamo indipendenza, piantiamola con il proibizionismo

Schio, semina diffusa di canapa in spazi verdi della città da parte di un gruppo di attivisti per la liberalizzazione della canapa.

30 / 4 / 2014

In adesione alla campagna di semina diffusa, lanciata nella settimana che va dal 25 Aprile al 1 Maggio, oggi 30 aprile anche nella città di Schio è stata messa in atto un’azione con lo scopo di liberare la pianta della canapa.

Gli attivisti hanno attraversato svariati spazi verdi della città dove hanno piantato semi di canapa.

L’iniziativa è stata messa in atto con lo scopo di mettere in discussione la criminalizzazione di questa pianta e tutti gli effetti nefasti che da ciò derivano.

Il proibizionismo ha infatti causato un sovraffollamento delle carceri italiane, dato che  l’unica risposta al fenomeno da parte delle istituzioni è stata la repressione giudiziaria invece di investire in informazione e in politiche di riduzione del danno.

Ha relegato in una sorta di oblio una pianta che può essere utilizzata per svariati usi, che vanno dallo scopo terapeutico, con le relative mille difficoltà che incontrano i malati a farne uso, fino alla sua utilità nel settore tessile, ambito che nel territorio di Schio e limitrofi è ben noto.

L’autoproduzione della canapa significherebbe invece liberare la coltivazione di una pianta naturale, potendo quindi usufruire di tutte le sue proprietà (terapeutiche, alimentari, produttive, ricreative, ecc.), contrastando in tal modo il narcocapitalismo e i profitti che da esso derivano.

Liberare la canapa significa quindi andare oltre la semplice legalizzazione, che porterebbe semplicemente alla sostituzione del monopolio di Stato alle mafie che attualmente gestiscono il traffico di stupefacenti.

Queste sono le ragioni che hanno mosso l’azione di quest’oggi, messa in atto con l’intento di produrre un dibattito vivo e dal basso su un argomento che è all’ordine del giorno e che riguarda la libertà di ognuno e il funzionamento della nostra società.