Senigallia - Verso il #12D: azione del Collettivo Studentesco al campus scolastico

Se la scuola è pubblica, perché dobbiamo spendere centinaia di euro per raggiungerla?

9 / 12 / 2014

La grande contraddizione del trasporto pubblico: “Se la scuola è pubblica, perché dobbiamo spendere centinaia di euro per raggiungerla?”. Questa è la domanda che stamattina alcuni militanti del Collettivo Studentesco Senigallia hanno posto agli studenti medi senigalliesi, attaccando sagome di cartone raffiguranti degli autobus con la sopracitata scritta sulla fiancata; una domanda semplice e diretta, che tuttavia offre interessanti e quanto mai attuali spunti di riflessione.

La scuola pubblica dovrebbe essere un’istituzione in grado di annullare le differenze sociali tra gli studenti; se questo fosse vero, sarebbe incomprensibile come alcuni studenti, privi di mezzi di trasporto di proprietà e che abitano lontano dal centro, siano costretti a pagare prezzi folli (soprattutto considerate le difficoltà economiche di molte famiglie) e contemporaneamente a viaggiare su mezzi spesso sporchi, affollati e ritardatari.

Quello allo studio è, oltre che un diritto, un dovere; non sembra allora assurdo che centinaia di migliaia di studenti siano costretti a pagare una somma talvolta superiore alle loro possibilità per rispettare un dovere impostogli dallo Stato? La qualità del servizio lascia inoltre molto a desiderare, come può testimoniare chiunque quotidianamente sia costretto da varie circostanze ad usufruirne; spesso e volentieri l’autobus (o il treno) arriva in ritardo, è eccessivamente sporco o è tanto affollato da non rispettare le norme di sicurezza.

Questa situazione, che ben conosciamo nella nostra città, si ripropone in tutta Italia, facendo emergere l’urgenza che il governo Renzi, oltre a parlare di (finta) meritocrazia, cominci a proporre soluzioni reali ai problemi strutturali della scuola pubblica italiana, dai trasporti pubblici all’edilizia; finché questo non avverrà la mobilitazione studentesca contro la buona scuola non si arresterà. Il prossimo appuntamento è venerdì 12 dicembre nelle piazze di tutta Italia, dove gli studenti medi scenderanno in piazza con universitari e precari per una lezione di sciopero contro il Jobs Act, la buona scuola e lo sblocca italia.

Collettivo Studentesco Senigallia