Fonte: Repubblica.it 12.12.2010

Sit in Erasmus in tutta Europa "Diciamo no alla riforma Gelmini"

Da oggi a martedì manifestazioni degli studenti Erasmus contro la riforma Gelmini. Studiano in 99 atenei sparsi in 60 città del continente

12 / 12 / 2010

Lontani, eppure vicini. Gli studenti italiani in Erasmus appartenenti a 99 atenei sparsi in 60 città europee manifesteranno, fra oggi e martedì, in varie località di diversi paesi. Con loro saranno in piazza molti italiani all’estero, coordinatisi attraverso l’uso di social network e forum.  

Le mobilitazioni attraversano l’Europa, da Amburgo a Barcellona, da Budapest a Dublino, da Francoforte a Parigi. A Londra l’appuntamento è oggi alle 13 a Piccadilly Circus. 

Mentre in Turchia ci si muoverà alle 14 dalla Galatasaray Lisesi di Istanbul. E se da Parigi arriva un video-appello per bloccare la riforma, Valencia ha lanciato l’idea di organizzare sit-in e manifestazioni anche in parallelo all’appuntamento romano di martedì prossimo, al grido di "Que se vayan todos". Gli studenti occuperanno le aree davanti a monumenti celebri e alle ambasciate italiane delle maggiori città.

 Ci saranno volantinaggi, e video-report con testimonianze dirette.

"L’essere lontani non ci fa dimenticare la situazione in cui versano i nostri Atenei di provenienza - scrivono gli Erasmus in un comunicato apparso su Ateneinrivolta.org – E crediamo sia doveroso esprimere la nostra solidarietà a tutti coloro che, in questi giorni e in tutte le città protagoniste della protesta, stanno promuovendo le più diverse attività a difesa dell’università pubblica. 

Rifiutiamo con forza questa proposta di riforma, ancora una volta a costo zero, che va a limitare ancora di più la democrazia all’interno degli organi di governance degli atenei, che mina le basi del diritto allo studio e che, nonostante le dichiarazioni dei promotori del ddl, non appare in grado di aggredire i veri mali del sistema universitario italiano, come il clientelismo, il baronato e la cronica mancanza di considerazione nei confronti della ricerca".