Sociologia della libertà: Havin Güneser a Nord-Est

Tre appuntamenti a Padova, Venezia e Trento, organizzati con la collaborazione e il supporto dell’Associazione Ya Basta! Êdî Bese!. Incontri che metteranno il focus sulla trasformazione della società, l’autonomia delle donne, l’ecologia e la democrazia diretta in una visione non statalista della nazione.

5 / 5 / 2023

“Quando ho iniziato a leggere il libro, avevo chiaro in testa il fatto di voler esprimere il mio sostegno. Quello di cui non ero sicuro era che il libro mi avrebbe convinto. Questo atteggiamento iniziale è gradualmente svanito, trasformando la lettura in qualcosa di molto diverso: ne sono stato assorbito per la forza dell’argomentazione…” (dalla prefazione di John Holloway).

Sociologia della libertà è il terzo volume dei cinque che Abdullah Öcalan ha scritto dall’isola-carcere di Imrali. Tradotto in inglese nel 2020, è stato infine pubblicato in italiano nel marzo 2023 e arriva a otto anni dalla traduzione di Civiltà e verità. L’era degli dei mascherati (2015) e a due da quella di La civiltà capitalistica. L’era degli dei senza maschera e dei re nudi (2021).

Il primo volume parla di metodologia e ripercorre la storia della civiltà. Il secondo, invece, entra nel vivo della definizione del capitalismo descrivendo il sistema in cui stiamo vivendo in termini di modernità capitalista. In questo terzo libro, Sociologia della libertà, Öcalan si concentra sulle forze e sulla civiltà democratiche in opposizione a quelle dello stato-nazione, tracciando quella che, ad oggi, rappresenta la più ampia e radicale definizione di “democrazia”. Lo fa risalendo il corso della storia e presentando una diversa interpretazione dei problemi del nostro secolo.

All’interno della storia e della lotta di liberazione del movimento curdo è di centrale importanza l’elaborazione del nuovo paradigma sviluppato alla fine degli anni ‘90 da Öcalan, che di fatto si pone alla base della rifondazione del partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK), ma anche della rivoluzione del Rojava. L’esperienza del confederalismo democratico come concepita nell’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell’Est ha infatti posto al centro della trasformazione della società l’autonomia delle donne, l’ecologia e la democrazia diretta in una visione non statalista della nazione.

In Sociologia della libertà viene chiarita la natura del potere all’interno della modernità capitalista, il che offre la possibilità di mettere a critica le modalità di accesso alla conoscenza e, ancor prima, il concetto stesso di conoscenza. In una società libera, le premesse di neutralità del sapere – una neutralità di fatto patriarcale e coloniale – dettate dall’impostazione positivista vengono scardinate, si creano nuovi linguaggi, nuove prassi metodologiche che rendono la conoscenza una materia in costante evoluzione e, soprattutto, in costante dialogo con l’azione trasformativa nella società.

In questa lotta per la trasformazione, che diventa rivoluzione, il ruolo dell’autodifesa, non solo fisica ma soprattutto mentale e di pensiero, è centrale. Lo è anche una nuova visione della scienza, della storia e della metodologia di accesso alla conoscenza che hanno come base la rifondazione delle scienze sociali – un esempio è la Jineolojî, la scienza delle donne - che devono portarci a risolvere i problemi invece che ad aggravarli.

A presentare il volume sarà Havin Güneser, scrittrice, traduttrice e attivista del movimento curdo per la liberazione delle donne, ospite presso il CSO Pedro (via Ticino 5, Padova), domenica 7 maggio alle ore 18:30. Havin Güneser ha tradotto in inglese e curato la pubblicazione di diversi volumi di Abdullah Öcalan, permettendone la lettura nel mondo occidentale. È una delle portavoce dell'International initiative “Freedom for Abdullah Öcalan - Peace in Kurdistan”.

Lunedì 8 maggio, invece, a Venezia alle 16:30 presso l’Aula Morelli (Malcanton Marcorà, Ca’ Foscari), Havin Güneser sarà keynote speaker del seminario promosso dal Collettivo universitario Lisc in collaborazione con l’ateneo: “Donna, vita, libertà. Una conoscenza di genere, un genere di conoscenza”. A partire da una discussione sulla metodologia e da una critica all’impostazione positivista dell’accademia, saranno indagate le alternative che la scienza delle donne - la jineoloji, così come intesa dal movimento curdo di liberazione delle donne - pone.

Tema simile verrà proposto mercoledì 10 maggio a Trento, alle ore 18.00 in Aula Kessler, presso la facoltà di Sociologia, in un incontro con Havin Güneser organizzato dal Centro Sociale Bruno. “Donna, vita, libertà. Liberare la vita, liberare il sapere. Come costruire una conoscenza fuori dalla visione patriarcale” sarà il punto di partenza. La discussione, in questa sede, proverà a rispondere agli interrogativi sulla possibilità, anche in un contesto occidentale, di liberare il sapere da categorie patriarcali e capitaliste. Si può immaginare una forma di conoscenza che parta dalle esperienze di chi ha sempre subito l’oppressione di un sistema ingiusto, per arrivare a cambiarlo? Come si può fare sì che la formazione e l’istruzione delle donne, sin dai primi anni, sia non solo garantita ma abbia come obiettivo la loro presa di coscienza e conseguente liberazione?

Tutti e tre gli incontri sono stati organizzati con la collaborazione e il supporto dell’Associazione Ya Basta! Êdî Bese!