Solidarietà ai migranti di Rosarno. Presidio antirazzista sabato 16 gennaio, ore 15.00. Piazza Prampolini, Reggio Emilia

Appello di mobilitazione per l'evento antirazzista organizzato a Reggio Emilia dall'associazione Città Migrante e dal Laboratorio Aq16

13 / 1 / 2010

La ribellione di Rosarno mette a nudo tutta la falsità delle politiche in tema di immigrazione e costringe a guardare quello che già si poteva immaginare perché se ne conoscevamo tutti gli elementi, ma che oggi più che mai non è possibile nascondere.
Rosarno mostra infatti come, a dispetto delle dichiarazioni del ministro Maroni, ,sia la stessa legge sull’immigrazione a produrre sfruttamento, manodopera a bassissimo costo, demolizione di ogni tipo di diritto. Lotta al clandestino e via libera allo sfruttamento regalando così abbondante cibo alla criminalità organizzata.
Rosarno ci mette inevitabilmente davanti alla violenza strutturale di un mercato del lavoro selvaggio, di un sistema economico mafioso fatto di una filiera agroalimentare che premia chi specula e sfrutta. Se il prezzo delle arance è di 22 centesimi al chilo la manodopera a pochi euro l’ora è indispensabile.
Ecco come la legge in tema di immigrazione sostiene il mercato del lavoro ed oggi più che mai con l’entrata in vigore del reato di clandestinità la produzione di schiavi per legge non fa che aumentare.
L’irregolarità e di conseguenza il lavoro nero non sono quindi effetti collaterali ma bensì strutturali.
Rosarno non è un fenomeno isolato e unico ma purtroppo ben rappresenta una faccia del paese in cui viviamo e oggi di fronte alla crisi dilagante si svela in tutta la sua crudeltà dove la risposta razzista fomentata da politiche di odio fa da contorno oltre che aprire ampi spazi di gestione del territorio alla criminalità organizzata.
Ben conosciamo lo sfruttamento della manodopera migrante nei cantieri edili dell’Emilia rossa dove per reggere gli appalti si risparmia sul materiale e sull’uomo, non solo sulla sicurezza ma anche sulla sua paga. Quanti stanno ancora aspettando di essere pagati per la prestazione lavorativa svolta? Quanti sono stati ricattati perché senza permesso di soggiorno? Quanti hanno subito delle minacce? Quanti appunto sono gli schiavi di una legge ingiusta?
Ormai sono troppi, non casi isolati, e facili da espellere quando non servono più, quando alzano la voce, quando devono ricevere lo stipendio.
E chi pagherà il misero compenso ai braccianti della Piana di Gioia Tauro dopo la pulizia etnica?
Abbiamo sostenuto e sosteniamo la lotta di chi con coraggio ha deciso di uscire allo scoperto perché sfruttato e sottopagato nei cantieri edili di Reggio Emilia e ci sentiamo vicini ai migranti di Rosarno che nonostante tutto ci hanno dimostrato come la ribellione sia possibile. Chiediamo che non vengano deportati, rinchiusi nei CIE ma che sia riconosciuta loro la protezione sociale perché vittime di sfruttamento.
Crediamo sia compito di tutte e tutti, migranti e non, difendere i diritti negati ai migranti perché significa lottare per i diritti di domani.
La ricattabilità nei posti di lavoro a partire da chi un permesso di soggiorno non ce l’ha ed è costretto ad alimentare le tasche dell’economia sommersa lavorando sottopagato e sfruttato a chi deve rinnovare il permesso di soggiorno ed accetta condizioni di lavoro svantaggiate, alle diverse tipologie di contratto che pongono forme di stratificazione e differenziazione all’interno del mondo lavoro non fanno altro che regolamentare il mercato del lavoro riducendo in questo modo la sfera complessiva dei diritti di tutti. È una battaglia di dignità umana, di civiltà di riconoscimento di diritti per tutti perché non sarà di certo la guerra fra poveri, alimentata dalle politiche di governo, la fuoriuscita dalla crisi ma piuttosto una risposta collettiva che parta innanzitutto dalla difesa della dignità.
È importante dare dei segnali chiari e mobilitarsi anche a Reggio Emilia come in tante città italiane per questo invitiamo tutti a partecipare al presidio che si svolgerà sabato 16 gennaio alle ore 15 in piazza Prampolini

Associazione Città Migrante
Laboratorio aq16