A Bologna stiamo assistendo a un altro caso di uomo politico di sinistra che si dimette in seguito a vicende personali. E dopo il caso Marrazzo, risoltosi con dimissioni e ritiro in convento, la sinistra perde pezzi nei territori e il sistema di rappresentanza palesa sempre di più i suoi limiti.
Assistiamo a vicende personali che poco hanno a che fare con il continuo richiamo a valori familiari, di decoro, di sessualità ricondotta alla coppia etero e al matrimonio che guidano la mano di quegli stessi uomini al governo. Un nodo che coinvolge uomini di potere, sessualità e donne, e tutto viene ricondotto esclusivamente a un moralismo privato che sembra sempre più sostituire il vuoto dell'etica pubblica.
Questione morale, questione sessuale e crisi della rappresentanza si mescolano, ma mentre a sinistra riempiono vuoti politici e l'opposizione dipietrista propone un giustizialismo tout -court anti casta, le destre (soprattutto la Lega Nord) si radicano nei territori e strizzano l'occhio alla retorica maschilista dell'uomo "con le palle" seduttore per natura.
Come si può ripensare il privato e il pubblico? Cosa succede quando all'etica pubblica si sostituisce la morale privata? E quando questi meccanismi si innestano sulla crisi della rappresentanza? E ancora, quali sono le nuove forme della partecipazione e come i movimenti possono incidere su queste?
Ne abbiamo parlato con :
Chiara Saraceno – sociologa, docente alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino.
Marco Bascetta – direttore di Manifesto Libri
Augusto Illuminati - Docente di Storia della filosofia politica dell'Università di Urbino
Francesco Raparelli – Atelier Esc Roma, UniNomade
Gianmarco De Pieri – Tpo Bologna, UniNomade
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