Stati Uniti. 29N il venerdì nero della Walmart

Venerdì 29 novembre, giorno dei grandi sconti nei negozi statunitensi, è stata lanciata una mobilitazione generale contro il colosso del commercio Wal-Mart per le condizioni di lavoro imposte ai dipendenti.

28 / 11 / 2013

Lo hanno chiamato WalMart Black Friday Strike e c'è veramente molta attesa per vedere cosa accadrà: c' è da capire se le migliaia di lavoratori della catena statunitense che è il maggiore datore di lavoro del paese riusciranno a bloccare la produzione nel giorno dei grandi acquisti.

La protesta, in maniera organizzata, va avanti da almeno un anno e di mese in mese ha coinvolto sempre più lavoratori e organizzazioni sindacali e sociali, i temi sul tavolo tanti e vitali; centinaia di migliaia di dipendenti della catena vivono in condizioni di povertà anche i molti che lavorano a tempo pieno; la battaglia per la conquista di un salario minimo più alto e di diritti certi è seguita con molta attenzione anche per le ripercussione sulle decine e decine di vertenze che lavoratori e sindacati stanno portando avanti contro le piccole e grandi corporation americane della distribuzione e dell'alimentazione.

Chi lavora a Walmart guadagna tra i 15mila ei 25mila dollari l'anno, spesso senza la possibilità di accedere al servizio sanitario, e la proprietà sta spingendo sempre più i lavoratori verso nuove forme di part-time permanente; ci sono salari differenziati tra uomini e donne e per chi ha partecipato alle proteste e denunciato le condizioni di lavoro le ritorsioni sono pesanti, fino al licenziamento tanto che il National Labor Relations Board ha dichiarato la scorsa settimana che Wal- Mart sta violando sistematicamente i diritti dei lavoratori sia sul posto di lavoro che in materia di sciopero.

L'anno scorso lo sciopero ha bloccato circa un centinaio di negozi per quest'anno la previsione del sindacato UFCW e dell'organizzazione dei lavoratori OUR-Walmart ritiene possibile attuare forme di blocco e sciopero in 1500 punti vendita. In realtà la mobilitazione e il coinvolgimento anche di altri sindacati in azioni, scioperi e picchetti in questi mesi e settimane si è intensificata tanto da creare un attenzione larga e diffusa; il sostegno alla giornata di lotta passa da intellettuali e e riviste liberal fino alle reti di OccupyWallStreet coinvolgendo molte organizzazioni della sinistra radicale americana.

Non è un caso che proprio in questi giorni il giornalista e scrittore Gabriel Thompson di TheNation abbia pubblicato un inchiesta sul campo, si è fatto assumere proprio da Wal-Mart, sul sistema di lavoro nelle aziende della grande distribuzione, e in particolare sul settore della logistica, che si occupano sia di vendita al dettaglio che di quella online, intitolata The Workers Who Bring You Black Friday .

Un racconto e un analisi dettagliata delle dinamiche dello sfruttamento umano al servizio delle catene di consumo, alla soglia dello schiavismo, che ormai stanno acquisendo un carattere transnazionale, come dimostrano le vertenze che si stanno articolando in Italia, Germania ed Inghilterra proprio nel settore della logistica.

Per questi motivi lo sciopero del 29 novembre è una lotta comune.

per seguire la giornata del Black Friday Strike:

http://blackfridayprotests.org/

su twitter: #walmartstrikers