Torino - Manif sauvage e cariche al corteo studentesco contro il G7

29 / 9 / 2017

Centinaia di studenti, provenienti da tutta Italia, si sono dati appuntamento a Torino per manifestare contro l'ennesima kermesse delle sette potenze mondiali. Infatti dal 25 settembre diversi ministri di Italia, Francia, Germania, Usa, Canada, Giappone e Regno Unito si stanno riunendo per discutere di scienza industria e lavoro. 

Questa mobilitazione di oggi, inserita all'interno di una tre giorni organizzata da Torino ReSet G7, ha voluto ribadire come le politiche imposte dai governi e dalle oligarchie economiche abbiano aumentato i tagli all'istruzione e alla sanità ed abbiano istitizionalizzato la precarietà, anche nel mondo studentesco. In Italia la risposta alla demolizione dell’istruzione pubblica ha assunto il volto della Buona Scuola ed della cosiddetta “alternanza scuola lavoro”, che immediatamente penalizza gli studenti aumentando precarietà, flessibilità e sfruttamento.

Già pochi minuti dopo la partenza da Porta Susa gli studenti hanno deviato il percorso del corteo per dirigersi verso la sede di Confindustria, corresponsabile dello smantellamento dei diritti nel mondo del lavoro. La polizia, schierata in assetto antisommossa, ha impedito ai manifestanti di avvicinarsi.
Gli studenti hanno proseguito in corteo selvaggio per le vie cittadine ed accolto con un grande applauso gli attivisti No Tav, partiti dalla stazione Porta Nuova, che si sono uniti a loro.

Dopo la contestazione davanti alla sede del MIUR, il corteo ha provato per la prima volta a violare la zona rossa, avanzando verso il plotone di poliziotti schierati in assetto antisommossa. È partita una carica a freddo ed uno studente è stato fermato. I manifestanti si sono immediatamente ricompattati, chiedendo a gran voce la sua liberazione.

In seguito il corteo è riuscito ad eludere i blocchi della polizia ed i controlli della Digos ed si è avvicinato alla zona rossa, ma è stato più volte respinto dalle cariche della polizia nei pressi, durante le quali è stato sequestrato lo striscione d’apertura.

La giornata di manifestazioni selvagge si è conclusa con l’occupazione dell’Università e proseguirà con altre iniziative in vista del grande corteo di domani. Una mobilitazione che raddoppia, per via dell’anticipazione alla mattina del summit dei ministri del lavoro: la giornata di lotta comincia alle 10:30 al mercato di Vallette (corso Cincinnato 168) e poi prosegue alle 14:30 con il corteo previsto in largo Toscana.