Trento- 14N Riprendiamoci il futuro

Grande giornata di mobilitazione che ha visto studenti, precari e lavoratori insieme in corteo

14 / 11 / 2012

Tanti gli studenti scesi in piazza a Trento questa mattina per “riaccendere” uno sciopero altrimenti spento e fortemente limitato dalla CGIL locale che ha scelto di essere solo in presidio sotto il commissariato del governo e non promuovere alcuna manifestazione per le vie della città.

Gli studenti invece, accomunati dalla voglia e determinazione di rendere lo sciopero una giornata di lotta, si sono dati appuntamento alle 8 davanti alla stazione dei treni.

Partiti poco dopo in corteo con in testa lo striscione “Toma la huelga, riprendiamoci lo sciopero, fuck austerity” hanno fatto varie tappe simboliche che rappresentano le politiche di tagli e austerità che investono anche il Trentino. Davanti alla stazione delle corriere sono saliti sulla pensilina e tra fumogeni e interventi hanno esposto uno striscione contro l'aumento del biglietto dei bus, la riduzione delle corse e la politica dei tagli complessiva operata da Provincia e Comune di Trento al servizio del trasporto urbano.

Si sono ripresi, nonostante la limitazione della questura vigente da un paio d'anni, il diritto di passare in corteo nel centro storico e davanti al supermercato Poli hanno sanzionato l'esercizio commerciale in solidarietà coi lavoratori e lavoratrici, spesso vessati da contratti sempre più precari e mal pagati, e contro le aperture domenicali che rendono ancora più pesanti gli orari di lavoro.

Il corteo è poi proseguito fino alla facoltà di Sociologia dove si sono uniti gli studenti universitari, una rappresentanza del Coordinamento trentino NO TAV e le sigle del sindacalismo di base. Studenti, lavoratori e precari hanno poi continuato il percorso bloccando le arterie principali della città.

Arrivati davanti alla filiale Unicredit di via Prepositura gli studenti hanno sanzionato con uova, fumogeni e cartelli con scritto “Save schools not banks” e “Il vostro denaro è il nostro denaro, reddito per tutt*” la banca ricordando il ruolo meschino e speculativo di finanza e mercati che i paesi cosiddetti PIIGS stanno subendo.

Ultima tappa la Provincia di Trento che, non esente da colpe rispetto alla situazione generale perchè incapace di mettere in campo politiche alternative al montismo e ai tagli alla scuola e ai servizi pubblici, è stata chiusa simbolicamente con catena e lucchetto e sanzionata con uova dai lavoratori; la stessa Provincia che predilige investire i propri fondi in grandi opere, quali il Tav e Metroland, in lobby del mattone e cementificazioni.

La giornata è poi terminata con l'iniziativa degli studenti universitari che hanno pranzato alla mensa universitaria autoriducendosi a 1 euro il costo del pasto.

Trento-14N

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