Trento - Per i diritti e la giustizia sociale

Manifestazione antirazzista, sabato 13 ottobre alle ore 16.00 in via Alfieri

10 / 10 / 2018

Viviamo in tempi cupi e difficili. Innumerevoli sono le ingiustizie che si consumano in tutti i continenti, ancora più terribili perché sembrano aver subito un’accelerazione in questi ultimi anni. La terra, insanguinata da nuovi fili spinati che segnano ovunque i confini, è avvolta nell’inquinamento, persino il mare diventa simbolo di divisione, luogo di morte. E la società è travolta da esasperata concorrenza, da povertà, precarietà, disperazione.

Non è destino, anche se lo sembra. È semplicemente il “sistema”. Capitalista, neoliberista. Che impone guerre contro i poveri, tra poveri, che genera nuove gerarchie sociali basate sullo sfruttamento. Il sistema vuole schiavi e il lavoratore ideale deve essere ricattato, malpagato, muto, impaurito. Della sua morte – sociale o fisica – non importa a nessuno.

Ed ecco ritornare slogan che volevamo fossero ormai appartenenti alla storia. “Chiudiamo i porti”, “sporco ebreo”, “prima gli italiani” (però a Torino non si affitta a meridionali), “prima i trentini”, “prima le famiglie tradizionali”, “prima noi” sono fumogeni per nascondere le guerre di rapina contro l’umanità. La legge della giungla al posto dei diritti, l’odio al posto della solidarietà, la superiorità degli uni verso gli altri. L’1,2% delle famiglie italiane detiene circa il 21% della ricchezza del paese, a livello mondiale l’1% detiene il 45% della ricchezza: ecco il tempo presente. In una parola: fascismo. Ancora una volta il sistema capitalista produce guerra.

Oggi vediamo un razzismo manifesto e privo di vergogna. Il fascismo, i fascismi, sono qui. In Italia, a Trento. Il trattamento riservato ai migranti è però soltanto un aspetto della situazione in cui siamo precipitati. Occorre allargare lo sguardo sulle politiche che hanno visto gli ultimi governi andare nella stessa direzione: tagli alla spesa pubblica, una scuola incapace di formare al senso critico, apertura della sanità ai privati, fine di ogni tipo di giustizia sociale, accordi con dittatori, militarismo, ricette securitarie e repressive. Vistoso sintomo il ruolo economico e strategico della produzione e della vendita delle armi.
Le belle parole si sprecano, ma intanto dilaga il sessismo, le donne sottomesse (a cominciare dal basso salario), attacco alle lesbiche e agli omosessuali, la paura per ogni tipo di “diverso” che diverso è solo perché non rientra nel “sistema”. E ci ritroviamo senza apparente via d’uscita. Questo almeno ci vogliono far credere.

Invece è il momento di uscire dai social, per entrare nel sociale, al cuore della lotta sociale. Portiamo nelle strade il grido della maggioranza silenziosa della popolazione, ora repressa e alienata da una paura diffusa per il futuro. Noi ci siamo, perché non ci stiamo al dilagare dell’ingiustizia, del razzismo e del nazionalismo. Vogliamo esserci, manifestare che un’alternativa è possibile.

Per questo ci ritroveremo in via Alfieri sabato 13 ottobre alle ore 16. Per la giustizia sociale, i diritti per tutte/i e la non discriminazione. Contro l’omologazione neo liberista. Contro fascismi, razzismo e sessismo. Concludiamo sottolineando anche che la nostra non è una manifestazione elettorale.

Promossa da:

Centro sociale Bruno; Collettivo Be-Brecht Movimento - C.UR.P.; Coordinamento Studenti Medi Trento-Rovereto; Lavoratori Adl Cobas Ricicla Trentino

Prime adesioni (in aggiornamento...)

Io sto con i migranti - Trento; Sindacato Di Base Multicategoriale; Coordinamento lavoro porfido; Collettivo Mamadou; Arcigay del Trentino; Richiedenti Terra; Casa della Pace di Rovereto; I sentinelli di Trento; Yaku Trento; Arcigay di Verona

Adesioni individuali:

Padre Alex Zanotelli; Claudia Bertossi; Gian Mario Deriu; Nibras Breigheche ; Cihugo KP; Alessandro Graziadei; Sélavy Charbonnier; Marina Serena; Adonai Micael, Vincenzo Passerini, Annamaria Agnini; Mirko Piffer

Per aderire [email protected] o con un commento all'evento