Trento - Per l'abolizione della Fini-Giovanardi, verso la manifestazione dell'8 febbraio

5 / 2 / 2014

L'11 febbraio 2014 la Corte Costituzionale si pronuncerà sulle legge Fini-Giovanardi, entrata in vigore otto anni fa, una legge che è stata fallimentare in tutti i suoi aspetti.

Dopo tanti anni si è riaperto anche del nostro Paese un dibattito sui temi dell'antiproibizionismo, che ci condurrà alla manifestazione indetta per l'8 febbraio a Roma.

Anche a Trento il centro sociale Bruno, che insieme a tante realtà italiane di movimento ha sottoscritto il documento "Contro il proibizionismo e il narcocapitalismo, amnistia e diritti per tutti/e", ha aperto un percorso che guarda all'antiproibizionismo in chiave nuova. Riteniamo che le politiche proibizioniste siano estremamente intrecciate con i nuovi dispositivi di accumulazione e con i processi di finanziarizzazione dei territori e delle nostre vite. Inoltre parlare di sostanze oggi significa smascherare gli effetti devastanti della legge Fini-Giovanardi, non solo denunciando la penalizzazione del consumo, ma aprendo una discussione sulla questione del carcere, sull'amnistia e sui diritti in generale.

Per queste ragioni saremo a Roma sabato 8 febbraio ed oggi siamo scesi in piazza Dante con un happening antiproibizionista, nel quale si sono alternati interventi al microfono e musica reggae.

Con questa iniziativa, oltre a portare in piazza un'alternativa alle politiche proibizioniste, abbiamo voluto risignificare dal basso uno dei luoghi d'interesse nevralgici per il narcocapitalismo.