Trento - Prima notte a Sociologia occupata!

Quasi un centinaio di studenti dormono all'interno della facoltà.

Utente: marziana
1 / 12 / 2010

Sociologia è occupata.

Per mesi il mondo della formazione si è ritrovato in un'assemblea nata dall'urgenza di ragionare sul ddl Gelmini. L'abbiamo ribadito nelle nostre scuole e facoltà, ma anche nelle piazze e nelle strade, perché siamo tutti coinvolti. Questo è l'ennesimo attacco all'istruzione italiana.

Siamo studenti e studentesse dell'università e delle scuole superiori, dottorandi, dottorande, ricercatori, ricercatrici. Ci sono anche dei professori. Siamo quindi molte realtà diverse ma ci unisce una profonda indignazione, una grande determinazione e la volontà di non tacere.

Martedì sera, dopo una giornata di mobilitazione che ha visto sempre più studenti e studentesse partecipare al corteo spontaneo partito da Sociologia la mattina, ci siamo ritrovati la sera nella stessa facoltà. Eravamo circa 300 e abbiamo deciso che fosse arrivato il momento di riprenderci lo spazio che viviamo ogni giorno per viverlo senza orari, anche di notte.

Le questioni sono tante, il tempo mai abbastanza. In questo modo, abbiamo il tempo e lo spazio per informarci, ragionare, proporre, discutere e creare.

Vogliamo condividere con voi quello che stiamo vivendo.

Prima notte.

Prime considerazioni iniziali, forte trepidazione, due ore per scaricare la tensione e subito un'auto-organizzazione di un servizio d'ordine.

Poi, a poco a poco, la stanchezza si fa sentire, stendiamo i sacchi a pelo e cerchiamo di addormentarci. Non riusciamo a non pensare che alla fine questo decreto è passato.

E' passato tra la totale indifferenza di molti e le mobilitazioni nazionali di molti altri.

E così ci sentiamo vicini a chi in questo momento vive con noi questa lunga notte in tante altre facoltà italiane. Perché, ricordiamoci, il problema è nazionale, e davvero non ce la facciamo a non essere indignati di fronte a questo ddl..e basta dirci che siamo in Trentino! Vogliamo cambiare le lenti di chi riesce a vedere solo dentro ai confini provinciali, come se il Trentino non stesse affondando con tutta la barca. Se il Trentino viene visto come un'avanguardia rispetto ad un'Italia in perenne crisi strutturale, non si può far altro che identificare la nostra provincia come l'avanguardia di una crisi che continuamente dilaga attaccando quei beni comuni come la formazione.

Passano le ore, è quasi mattina. Pochi dormono veramente, molti parlano, discutono, ridono.

Voci nei corridoi. Siamo delusi, siamo soddisfatti. Siamo stanchi, siamo attivi. Siamo qui e ci staremo per tutto il tempo che ci servirà..

Ma ora occhi chiusi, cerchiamo di rilassarci, abbiamo una lunga giornata davanti:

assemblea ore 09.00, tavolo discussione ddl ore 11.00, tavolo discussione sulla provincializzazione ore 15.00, assemblea ore 18.00, musica e socialità ore 21.00 e proiezione film ore 22.00.

La nostra sveglia è un megafono. Svegliamoci tutti.

Aggiornamento ore 18.30 del giorno 1 dicembre: il preside vieta la concessione di alcune aule che abbiamo richiesto per svolgere le attività che vogliamo costruire, minacciando l'intervento delle forze dell'ordine nel caso decidessimo comunque di servircene.

Assemblea del mondo della formazione