Trento - Sentenza ex Dogana: ancora, per la seconda volta, tutti e tutte assolte.

Smontata in toto l’accusa formulata dagli avvocati della Provincia

18 / 7 / 2019

Il comunicato del Centro Sociale Bruno  in seguito all’assoluzione di tutti gli imputati per l’occupazione dello stabile, ora abbattuto, conosciuto in città come ex Dogana, ammirato da molti per lo splendido murales che ne abbelliva la facciata, attraversato da migliaia di persone durante concerti, assemblee e iniziative di vario genere. È stata smontata in toto l’accusa formulata dagli avvocati della Provincia che aveva chiesto un risarcimento di poco superiore a 120 mila euro, importo calcolato in particolare sulla mancata possibilità di utilizzo dello stabile da parte della Provincia.

In seguito il comunicato delle attiviste e degli attivisti del Centro Sociale di Trento.

È rimasto con un pugno di mosche in mano e una misera figuraccia il tentativo dell'ex giunta Rossi di portarci per ben due volte davanti al giudice per richiedere un risarcimento economico per l'occupazione dell'ex Dogana* dove, tra l'autunno del 2007 e l'estate del 2013, ha trovato casa il Centro sociale Bruno.

Al di là dell'enorme soddisfazione per questo risultato, la sentenza ci permette di ribadire ancora una volta alcuni concetti che sono inscritti nel dna del nostro percorso etico e politico.

L'occupazione dell'ex Dogana (ora abbattuto per poco più di una decina di parcheggi) avveniva poiché l'immobile era inutilizzato da circa 10 anni, senza alcun progetto se non l'abbandono e l'incuria. La riapertura dell'edificio non è mai stata a uso privatistico, ma inserita in un processo di rigenerazione partecipato, tanto che il centro sociale è stato messo a disposizione dell'intera collettività, diventando un punto di riferimento culturale e sociale. Tale riconoscimento ha sancito la stipula di un contratto di comodato d'uso dell'immobile di Piedicastello dove tutt'ora il centro sociale è aperto e attivo, anche se sotto sfratto.

A maggior ragione, dopo questa sentenza (che ci ricorda come al posto di un spazio sociale ci sia una striscia di asfalto) ci sentiamo dalla parte della ragione nel momento in cui l'esperienza del centro sociale è nuovamente sotto attacco.

Invitiamo perciò tutti e tutte ad aderire alla campagna #Brunononsicaccia e a partecipare alle numerose iniziative programmate per questa estate: domani, giovedì 18 luglio, avremo con noi Wu Ming 1 per sostenere il Bruno e per la presentazione del suo ultimo libro "La macchina del vento".

* il primo risarcimento richiesto era di circa 530 mila euro, il secondo poco più di 120 mila euro