Questa mattina, martedì 07 gennaio 2014, arrivando alla Casa dei Beni Comuni, gli attivisti hanno trovato i resti di una bottiglia molotov lanciata all’interno della recinzione e che, fortunatamente, ha solamente annerito il suolo del cortile interno.
I responsabili della casa dei Beni Comuni hanno provveduto a sporgere denuncia contro coloro che, nella nottata di ieri, hanno attuato questo gesto gravissimo. Ma è già evidente la chiara matrice neofascista di questo episodio, visto che negli ultimi tempi si stanno susseguendo provocazioni ed intimidazioni di stampo fascista in città.
La Casa dei beni comuni esiste a Treviso da oltre due anni ed è uno spazio aperto a tutti e dove singoli e associazioni costruiscono momenti di socialità, di cultura, di condivisione e di discussione politica. La Casa dei Beni Comuni è sede di Associazioni, della Scuola di Italiano per migranti, del sindacato Adl Cobas, di innumerevoli iniziative che contribuiscono al cambiamento ed alla crescita della nostra città ed evidentemente danno fastidio a chi propaganda l’odio razziale, la xenofobia, l’ideologia fascista che, nella crisi, cerca di rialzare la testa.
Perciò diciamo che l’attacco e l’intimidazione subita, non solo non fermerà nessuno, ma anzi, continueremo le iniziative con più forza e determinazione perché significa che stiamo andando nella giusta direzione.
Tutti sanno che in città esiste un gruppetto di personaggi di estrema destra, sempre gli stessi, che sono coinvolti negli episodi di violenza, intimidazione, pestaggi, sempre in nome dell’ideologia nazifascista, anche se si mascherano con varie sigle. Evidentemente godono di agganci e coperture in molti ambienti, politici e non solo.
E’ necessario che tutta la città si mobiliti per dire che non possono più avere nessuno spazio, nessuna agibilità, nelle strade, nelle scuole, in qualsiasi luogo poiché questi personaggi rappresentano la negazione della democrazia.
Casa dei Beni Comuni Treviso