Treviso - Caserma Salsa è un bene comune

21 / 11 / 2013

Nella serata del 20 novembre, in seguito allo sgombero dell’exCaserma Salsa avvenuto il giorno prima, si è svolta un’importante assemblea cittadina lanciata dal collettivo ZTL WakeUp, un’assemblea per discutere su come continuare la battaglia in città perché l’ex caserma non ritorni all’oblio ma, al contrario, che si apra un persorso di movimento che costringa il demanio a trasferire la proprietà al comune di Treviso. Come sappiamo siamo di fronte ad un’occasione imperdibile, il decreto del fare dà la possibilità di acquisizione da parte dei comuni delle proprietà demaniali lasciate in disuso.

Lo sgombero avvenuto alle prime luci dell’alba del 19 novembre, l’atteggiamento poliziesco tenuto dal prefetto vicario di Treviso che addirittura ha negato un’incontro al comitato dei garanti formato per lo più da genitori degli occupanti, la celerità con cui il giudice ha firmato l’ordinanza e l’atteggiamento della polizia in piazza rivelano che evidentemente qualcuno vuole in tutti i modi impedire che questa acquisizione avvenga.

I motivi sono noti, attorno a quel luogo si vorrebbero fare speculazioni enormi, si vorrebbe che un’altra fetta della nostra città venga data in pasto a chi investe soldi per creare profitti, fare i propri interessi, salvo poi scaricare i costi sociali di tutto ciò sui quartieri e sui suoi cittadini.

Infatti, mentre il Comune ha già fatto richiesta di acquisizione della Caserma Salsa, il Demanio ha dichiarato che intende collocarci i Pompieri, con una scelta assurda ed impraticabile per noti problemi di viabilità e della struttura stessa. Sembra quindi che la scelta del Demanio sia mossa unicamente da una motivazione: impedire che torni nella mani della città e dei cittadini questo spazio enorme, a due passi dal Centro Storico e completamente abbandonato da 20 anni. Allora si spiega anche la fretta di (vice) Prefetto e Questore di sgomberare l’area perché l’occupazione di Ztl ha denunciato proprio l’abbandono ed il degrado, ha fatto scoppiare il bubbone di questi enti come il Demanio che agiscono per gli interessi di pochi, degli speculatori anziché mettere a disposizione dei cittadini l’immenso patrimonio che gestiscono.

L’assemblea cittadina ha visto una grande partecipazione di giovani, cittadini, consiglieri, gruppi ed associazioni e tutti hanno manifestato chiaramente la volonta di iniziare un percorso di lotta che metta all’angolo gli interessi di pochi e faccia prevalere la democrazia, la partecipazione, in una parola, il cambiamento.

Dai vari interventi che si sono susseguiti è emerso inoltre che gli interessi che vediamo coinvolti in questa vicenda sono esattamente gli stessi che vediamo quando vogliono perforare una montagna piena di amianto in val Susa, quando fanno passare mostri enormi nel bacino di San Marco a Venezia, quando vogliono devastare i nostri territori con opere inutili e dannose come Veneto City, e, per rimanere a Treviso, quando, in barba a tutte le leggi, voglio ampliare l’aeroporto cittadino o soffocare un intero quartiere con un nuovo tratto di tangenziale che non risolve, ma sposta il problema della viabilità da una zona all’altra.

Abbiamo deciso quindi di essere presenti in tanti il 30 Novembre a Venezia al fianco degli altri comitati che si battono per difendere i territori, le città, i beni comuni in vista di una grande manifestazione il 7 dicembre a Treviso.

A Treviso ora esiste un qualcosa di nuovo, un comitato, il COMITATO ExCASERMA SALSA BENE COMUNE.

No alle Grandi Opere, ex casema Salsa Bene Comune. 30 novembre tutti a Venezia, 7 Dicembre tutti a Treviso. DIFENDIAMO I BENI COMUNI.