«Sui
referendum hanno perso in tanti ma abbiamo vinto tutti». Il Comitato
trevigiano «2 Sì per l’Acqua Bene Comune», per bocca di Monica Tiengo e
Luigi Meneguzzi, dopo aver festeggiato fa il punto della situazione: «La
tutela dei beni comuni ha riportato ai referendum su acqua e nucleare
una affermazione per tanti versi straordinaria e anomala». Ma se i
comitati referendari hanno vinto, a detta loro c’è chi ha perso: «Hanno
perso - continua il comitato - i media mainstream e le televisioni
pubbliche e private. La cappa di silenzio calata sui referendum e
l’opera di sistematica disinformazione protrattesi sino all’ultimo
istante non hanno tenuto i cittadini lontani dai seggi: il presunto
strapotere delle reti televisive di plasmare la volontà delle persone ha
incontrato davanti a sé un ostacolo insuperabile: l’opera di
alfabetizzazione di massa sui beni comuni promossa dai comitati
referendari attraverso banchetti in piazza, volantinaggi casa per casa,
conversazioni al bar, assemblee pubbliche e iniziative culturali». Ma
hanno perso anche i partiti: «Salvo qualche eccezione, chi più chi meno
hanno perso i partiti politici i cui personaggi continuano ad affollare i
talk show immaginando di poter così riappropriarsi all’ultimo istante
di una posizioni da vincitori che non gli appartiene».
Hanno perso
anche i politologi, che hanno inteso l’appuntamento referendario «solo
come un’ordalia favorevole o avversa a Silvio Berlusconi: lettura
deviante, utile soltanto per un riposizionamento in vista dei futuri
assetti governativi e relative distribuzione di incarichi, prebende e
benefici connessi». E il comitato rilancia: una parte delle bollette per
l’acqua trevigiane vada a sostegno dei popoli senz’acqua.
Treviso - I comitati: hanno perso i partiti
«I media ci hanno oscurato, sconfitti anche loro»
17 / 6 / 2011
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