Treviso - Raid degli skin, rissa al bar: 5 in ospedale

Banda piomba all’Osteria Tocchetto e semina il panico alla festa degli skateboard

11 / 10 / 2010

MONTEBELLUNA. Banda di skinheads semina il panico alla festa dei ragazzi dello skateboard. Notte di paura sabato dentro e soprattutto fuori dall’Osteria Tocchetto, vicino alla stazione dei treni. Era da poco passata l’una quando è scoppiata una mega rissa, provocata da una banda di giovani vicini agli ambienti della destra estrema. Cinque ragazzi sono finiti al Pronto soccorso. All’interno dell’osteria era in corso una festa, organizzata in occasione del raduno nazionale di appassionati di skateboard curato dal Flame shop di piazza Moro. Duecento ragazzi, tra cui molti non ancora diciottenni, arrivati da tutt’Italia per il festival. Sabato pomeriggio le evoluzioni sulle tavole al Palamazzalovo e la sera tutti in osteria. Finita la festa, il locale si preparava a chiudere. Gli ultimi brindisi e poi tutti a casa. All’improvviso una banda, «armata di manganelli», si è materializzata fuori dall’osteria. Ad annunciarla un ragazzo degli skate, arrivato trafelato con il naso sanguinante: «Mi hanno picchiato», «Erano in dieci, tutti alticci - racconta Enzo Berdusco, titolare di Tocchetto - Hanno iniziato senza alcun motivo a menare calci e pugni». Un ragazzo del Lazio è stato raggiunto da un colpo al volto: setto nasale rotto.
 Tra i picchiatori c’era qualche volto noto di giovani vicini agli ambienti skin. «Botte da orbi per tutti - dicono i presenti - e senza alcun motivo. Non hanno avuto pietà neppure per le ragazze. Una di loro, che abita a Trevignano, è stata ferita alla testa: un taglio che ha richiesto qualche punto di sutura al Pronto soccorso». Alla fine in ospedale sono andati in cinque per contusioni e ferite. L’aggressione, iniziata fuori dal bar, è continuata dentro. «Tre degli skin - rivive Berdusco la mezz’ora da incubo - sono entrati anche nel bar mentre fuori infuriava la rissa. Mi hanno chiesto da bere: volevano delle birre. Erano già ubriachi. Li ho invitati a uscire dicendo che avevamo finito tutto». I tre non ne hanno voluto sapere e hanno accerchiato il barista. «Mi sono trovato all’improvviso sotto una pioggia di pugni», dice Berdusco. Qualcuno ha preso il telefono e ha chiamato i carabinieri: «Presto venite, c’è una rissa». Continuavano a volare pugni e insulti. I ragazzi degli skate, dopo i primi momenti di panico, hanno iniziato a difendersi. «Hanno i manganelli», ha urlato qualcuno riferendosi agli aggressori. Gli ultimi avventori del locale hanno aiutato Berdusco ad allontanare i tre entrati in osteria. Fuori la rissa continuava violentissima. All’arrivo dei carabinieri, tre pattuglie a cui si è aggiunta un’auto della guardia di finanza, la banda degli skin si è volatilizzata. «Sono scomparsi all’improvviso», riferisce Enzo Berdusco, costretto a uscire dalla porta di servizio per sfuggire all’insana furia. La rissa è durata una trentina di minuti. «I carabinieri sembravano non arrivare mai», raccontano i ragazzi del festival degli skateboard. I feriti sono stati portati al Pronto soccorso. Qualche decina di minuti dopo due degli organizzatori hanno trovato la banda degli aggressori in piazza. Hanno chiamato i carabinieri. «Volevano farli identificare». Oggi potrebbero arrivare le denunce. «Mi ritroverò con i titolari del Flame shop - anticipa Berdusco - e decideremo il da farsi. Abbiamo riconosciuto qualcuno dei picchiatori. Potremmo denunciarli». Il raduno è un appuntamento classico per tutti gli appassionati di skateboard. Richiama gente da tutta la penisola e quello di quest’anno era particolarmente ben riuscito. Non fosse stato per il finale, certamente imprevedibile. «In osteria c’era un clima di festa - afferma Berdusco - La serata era volata via liscia, prima dell’arrivo degli sklin. Che incubo: una violenza mai vista».