MONTEBELLUNA. Banda di skinheads semina il panico alla festa
dei ragazzi dello skateboard. Notte di paura sabato dentro e
soprattutto fuori dall’Osteria Tocchetto, vicino alla stazione dei
treni. Era da poco passata l’una quando è scoppiata una mega rissa,
provocata da una banda di giovani vicini agli ambienti della destra
estrema. Cinque ragazzi sono finiti al Pronto soccorso. All’interno
dell’osteria era in corso una festa, organizzata in occasione del
raduno nazionale di appassionati di skateboard curato dal Flame shop di
piazza Moro. Duecento ragazzi, tra cui molti non ancora diciottenni,
arrivati da tutt’Italia per il festival. Sabato pomeriggio le
evoluzioni sulle tavole al Palamazzalovo e la sera tutti in osteria.
Finita la festa, il locale si preparava a chiudere. Gli ultimi brindisi
e poi tutti a casa. All’improvviso una banda, «armata di manganelli»,
si è materializzata fuori dall’osteria. Ad annunciarla un ragazzo degli
skate, arrivato trafelato con il naso sanguinante: «Mi hanno
picchiato», «Erano in dieci, tutti alticci - racconta Enzo Berdusco,
titolare di Tocchetto - Hanno iniziato senza alcun motivo a menare
calci e pugni». Un ragazzo del Lazio è stato raggiunto da un colpo al
volto: setto nasale rotto.
Tra i picchiatori c’era qualche volto
noto di giovani vicini agli ambienti skin. «Botte da orbi per tutti -
dicono i presenti - e senza alcun motivo. Non hanno avuto pietà neppure
per le ragazze. Una di loro, che abita a Trevignano, è stata ferita
alla testa: un taglio che ha richiesto qualche punto di sutura al
Pronto soccorso». Alla fine in ospedale sono andati in cinque per
contusioni e ferite. L’aggressione, iniziata fuori dal bar, è
continuata dentro. «Tre degli skin - rivive Berdusco la mezz’ora da
incubo - sono entrati anche nel bar mentre fuori infuriava la rissa. Mi
hanno chiesto da bere: volevano delle birre. Erano già ubriachi. Li ho
invitati a uscire dicendo che avevamo finito tutto». I tre non ne hanno
voluto sapere e hanno accerchiato il barista. «Mi sono trovato
all’improvviso sotto una pioggia di pugni», dice Berdusco. Qualcuno ha
preso il telefono e ha chiamato i carabinieri: «Presto venite, c’è una
rissa». Continuavano a volare pugni e insulti. I ragazzi degli skate,
dopo i primi momenti di panico, hanno iniziato a difendersi. «Hanno i
manganelli», ha urlato qualcuno riferendosi agli aggressori. Gli ultimi
avventori del locale hanno aiutato Berdusco ad allontanare i tre
entrati in osteria. Fuori la rissa continuava violentissima. All’arrivo
dei carabinieri, tre pattuglie a cui si è aggiunta un’auto della
guardia di finanza, la banda degli skin si è volatilizzata. «Sono
scomparsi all’improvviso», riferisce Enzo Berdusco, costretto a uscire
dalla porta di servizio per sfuggire all’insana furia. La rissa è
durata una trentina di minuti. «I carabinieri sembravano non arrivare
mai», raccontano i ragazzi del festival degli skateboard. I feriti sono
stati portati al Pronto soccorso. Qualche decina di minuti dopo due
degli organizzatori hanno trovato la banda degli aggressori in piazza.
Hanno chiamato i carabinieri. «Volevano farli identificare». Oggi
potrebbero arrivare le denunce. «Mi ritroverò con i titolari del Flame
shop - anticipa Berdusco - e decideremo il da farsi. Abbiamo
riconosciuto qualcuno dei picchiatori. Potremmo denunciarli». Il raduno
è un appuntamento classico per tutti gli appassionati di skateboard.
Richiama gente da tutta la penisola e quello di quest’anno era
particolarmente ben riuscito. Non fosse stato per il finale, certamente
imprevedibile. «In osteria c’era un clima di festa - afferma Berdusco -
La serata era volata via liscia, prima dell’arrivo degli sklin. Che
incubo: una violenza mai vista».
Treviso - Raid degli skin, rissa al bar: 5 in ospedale
Banda piomba all’Osteria Tocchetto e semina il panico alla festa degli skateboard
11 / 10 / 2010
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