Val di Susa - Aqui estamos

19 / 2 / 2010

C’è rabbia in Val di Susa, una rabbia che riaccende animi mai assopiti. Lo diranno a chiara voce questa sera , nella fiaccolata che partirà alle ore 18 da piazza del mercato a Bussoleno. E lo ribadiranno poi alle 21.O0 con un appuntamento pubblico dedicato al tema della “ strategia della tensione e mafia” in cui interverrà anche Ivan Cicconi, massimo esperto italiano di lavori pubblici.

Le minacce non funzionano, non hanno funzionato nel 2005 e non funzioneranno neanche oggi.

“ Non bisogna mollare, non rimpiango niente” ha detto la donna gravemente ferita al volto ad Alberto Perino, uno degli esponenti di spicco del movimento No Tav, ieri, prima di dell’operazione di questa mattina a Torino all’ ospedale Le Molinette.

Ma la rabbia dei val susini è rivolta anche contro le voci denigratorie che in questi giorni si sono spese per giustificare l’operato della polizia. “ Mai come in questo momento gli avvoltoi della stampa stanno facendo di tutto per dare un’ immagine distorta di questa valle” – sottolinea Alberto Perino.

Ma il dito puntato non è solo contro stampa e televisioni, ma anche verso il PD piemontese, che in una lettera che porta la firma di Stefano Esposito ha espresso la propria solidarietà ai reparti addestrati per massacrare di Spartaco Mortola, quelli di Genova e quelli che tra la notte di mercoledì e giovedì hanno manganellato, ferito uomini e donne e che ancora all’una di notte tentavano di intimorire il popolo della Val di Susa sparando lacrimogeni ad altezza uomo tentando di colpire esponenti di picco del movimento no Tav.

Ma il movimento non si ferma, chi sa di avere la ragione dalla propria parte, di certo, come ci tengono a sottolineare, non si fa intimorire.

Questa sera quindi si torna in piazza, ben consapevoli che: “ A sarà dura!”

Intervista ad Alberto Perino