Valle di Susa - Quindicimila in corteo, i territori in lotta ribadiscono: NoTav! No Grandi Opere!

Partecipazioni da tutta Italia nonostante la pioggia battente al corteo da Bussoleno a San Didero

6 / 5 / 2017

La determinazione delle lotte territoriali radunate oggi in Valle di Susa non ha temuto le impervie condizioni meteo: circa quindicimila persone hanno occupato la statale 26 dando vita ad un corteo che ha dato voce alle lotte che innervano ogni territorio messo sotto attacco dal capitalismo delle grandi opere. Alle istanze contro le grandi opere, le servitù militari, il biocidio e la devastazione del territorio si sono unite quelle della Rete Terre in Moto, i terremotati delle Marche che ancora attendono l'avvio della ricostruzione dopo il sisma del 24 agosto. La presenza di tutti i Sindaci della Valle che negli scorsi giorni si erano recati in visita nei Comuni del Maceratese ha messo in evidenza la contraddizione tra la disponibilità di risorse e le priorità con cui vengono assegnate.
Ricostruiamo la giornata attraverso gli interventi dal camion.

Intervento di apertura di Dana, NoTav

Dal Salento il contributo della lotta NoTap

Dal Veneto il saluto dei comitati ambientali

L'intervento del comitato Stop Biocidio dalla "terra dei fuochi"

La testimonianza dei marchigiani terremotati riuniti nella rete Terre in Moto

I territori in lotta prefigurano un nuovo modello di sviluppo e di organizzazione, senza dubbio l'esperimento del confederalismo democratico in  Rojava è la migliore opzione. Davide Grasso, ex combattente YPG, saluta il corteo

Al termine della manifestazione la popolazione di San Didero ha preparato una grande Amatriciana sociale per raccogliere fondi a sostegno delle comunità terremotate nelle Marche che ancora aspettano una casa.